TRENTO - La Prima Commissione del
Consiglio provinciale, presieduta da
Carlo Daldoss, ha concluso con l’ascolto e l’intervento del Cal le consultazioni sui due documenti che compongono la manovra di assestamento di bilancio della Provincia (assestamento del bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2025-2027 e documento di economia e finanza provinciale 2026-2028 (DEFP). Come noto la manovra economica muove risorse aggiuntive per 878,7 milioni.
Il documento del CAL
Il documento del Cal è sostanzialmente suddiviso in tre parti: focus sul protocollo d’intesa in materia di finanza locale; focus sulla manovra di bilancio; focus su alcune proposte. “Abbiamo ricevuto il testo venerdì – ha detto il presidente Paride Gianmoena - e un paio di giorni per analizzarlo e leggerlo. Sui tempi cosi stretti siamo tutti d’accordo che non c’è stato rispetto istituzionale. Sul disegno politico però c’è comunque stata una interlocuzione con la Provincia nelle settimane precedenti”.
Il Cal ha quindi evidenziato le difficoltà della gestione della spesa corrente che incontrano sempre più spesso i Comuni e non solo quelli piccoli. “Oggi si soffre – ha sottolineato Gianmoena - . La ricetta? Bene l’integrazione della perequazione con 800 mila euro finalizzati a sostenere i Comuni con minore capacità corrente, anche se ancora non riusciamo a trovare risposte puntuali. La strada percorribile ideale non esiste, non c’è un miglior modello tra gestioni associate e fusioni”. Per Gianmoena quindi la strada da percorrere deve essere quella degli uffici sovra comunali “sono da stimolare le ricerche di persone pronte ed esperte che vanno a lavorare nei Comuni “e vanno incentivate le fusioni tra Comuni pur mantenendole facoltative”.
Il Cal plaude anche alle politiche collegate al terzo settore, citando, in particolare, il bonus terzo figlio e l’emergenza casa. “Bene che si sia passati da una tantum a misure strutturali – ha rilevato il presidente del Cal -. La nostra valutazione è che deve esserci un ragionamento complessivo. Il bonus terzo figlio va in questa direzione, lo vediamo complementare alle rette degli asili nido e anche i Comuni hanno in cantiere politiche sul tema. Un intervento non esclude l’altro. Va anche detto che non può esserci un bonus terzo figlio e tariffe alte dei nidi perché il Comune non regge le spese”. Gianmoena ha condiviso anche l’assunto che ai Comuni “ormai non chiedono più lavoro, ma una casa. L’abitare è una necessità”. Nel documento del Cal è evidenziata la richiesta, già portata avanti da tempo, di avere un ruolo nella gestione diretta dell’immobile da parte di Itea.
Sotto la lente anche l’art 27 della manovra che riguarda gli impianti sciistici e a fune. Il Cal condivide la linea dell’assessore Pat, Roberto Failoni.
Quanto “all’ordine e alla sicurezza” e alla proposta di dotare di taser la polizia locale, il Cal ragionerà su una proposta di regolamento individuando quale parte della polizia locale ne sarà dotata, “è un’arma che non può essere distribuita a tutti e verrà data a una parte della polizia che si specializzerà” ha precisato Gianmoena.
Focus sul sistema sanitario
Ad intervenire, in discussione generale, l’assessore PAT alla salute, Mario Tonina che ha ricordato i 167 milioni messi in assestamenti di bilancio suddivisi su vari capitoli, “una fetta importante per la crescita del sistema provinciale sanitario”. Tonina ha quindi anticipato che verranno stanziate ulteriori risorse “con un emendamento del presidente della Giunta prima dell’arrivo in aula della manovra”, riservate al trattamento economico del personale delle professioni sanitarie. “Una necessità oggettiva di riconoscere risorse importanti anche a seguito di quello che ha già fatto la provincia autonoma di Bolzano – ha detto Tonina - . Loro hanno dovuto farlo per la vicinanza ad Austria e Svizzera. Noi dobbiamo salvaguardare e tutelare chi lavora già nel sistema e poi avvicinare alla professione sanitaria”. Tonina ha richiamato i consiglieri alla condivisione di un percorso di strategia unitaria “per guardare al domani con sicurezza e valore”.
I dettagli della manovra
All’assessore Achille Spinelli il compito di entrare nei dettagli della manovra articolo per articolo per consentire una visione generale sul suo contenuto. A stimolare domande e precisazioni, ancora, il bonus terzo figlio. La consigliera Maria Chiara Franzoia (PD) ha chiesto se, guardando anche al primo e secondo figlio, ci potesse essere qualche attenzione in più; il consigliere Paolo Zanella (Pd) ha chiesto quali criteri di distribuzione degli importi saranno adottati; la consigliera Lucia Maestri (Pd) se vi fossero norme premianti anche per le donne che fanno uno o due figli; la consigliera Maria Bosin (Patt) se il bonus fosse previsto anche per le donne che decidessero di rientrare al lavoro prima dei tre anni dalla nascita del terzo figlio.
Spinelli ha quindi precisato che il bonus è un tassello di un percorso “che ha a che fare con famiglia, natalità, conciliazione, lavoro femminile. È una cosa in più e non dovrebbero esserci grandi critiche. È necessario procedere a un monitoraggio. Come tutte le norme di carattere prescrittivo c’è libertà di manovra e correzione. Chiaro che non si potrà più tornare indietro ma andranno migliorate le finalità”.
Ampio spazio è stato dato anche all’articolo 27 (citato anche dal Cal) su impianti e piste da sci, spiegato nei dettagli dal dirigente Romano Stanchina. Carlo Daldoss ha quindi chiesto specifiche sulle nuove piste e sulle autorizzazioni, anche richiamando l’articolo 49 su cui interviene anche il Cal sulle distanze. Il consigliere Valduga ha evidenziato che è in corso una trattativa sul tema. “Questi articoli, rispetto al ddl Failoni - ha specificato Stanchina- normano nel merito tecnico”.
Sull'ordine dei lavori e i tempi stretti della manovra
Infine, sull’ordine dei lavori e i tempi ristretti della manovra, Francesco Valduga (Campobase) è intervenuto sul metodo anche in riferimento a quanto già detto dal presidente del Cal. “Non è possibile che si esprima un parere in 48 ore. C'è un problema di funzionamento dell’Autonomia. Mi piacerebbe una finanziaria che partisse dai Comuni. Questo è fare Autonomia e rispetto istituzionale”. Paolo Zanella (Pd) ha chiesto un intervento del presidente del Consiglio Provinciale, Claudio Soini, presente in Commissione, e del presidente di Commissione, Daldoss. “Solo poche ore fa abbiamo visto depositate le note esplicative al testo – ha osservato Zanella – Il Consiglio Provinciale, ovvero l’organismo più importante della Provincia, come può lavorare in queste condizioni? Mai successa nella storia di questa provincia. Come si fa a votare domani dopo un percorso di questo tipo?”. Daldoss ha convenuto sui tempi stretti. “Prendo l’impegno formale di scrivere a Fugatti e alla Giunta. Vanno tenuti in considerazione i disagi e i tempi stretti”.