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Inquinati cinque lidi della sponda bresciana del Garda

venerdì, 1 luglio 2022

Desenzano del Garda – Presentati oggi a Desenzano del Garda (Brescia) i dati dei monitoraggi sulle sponde veneta e lombarda del lago di Garda: 5 su 13 i punti campionati risultati “inquinati” e “fortemente inquinati”. Inquinamento da microplastiche e approccio unitario per la sostenibilità del lago, tra i temi al centro del workshop “Ecosistema Garda”. Beach litter e momenti di confronto con i giovani sul territorio nell’ambito dei Lakes Days.

LA CAMPAGNA – Approda sul Garda Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente in difesa delle acque dei bacini lacustri italiani: una tappa che incrocia i rilievi eseguiti sulle sponde veneta e lombarda del lago, il tema della dispersione delle microplastiche al centro del progetto LIFE Blue Lakes, e momenti di cittadinanza attiva, tra workshop e attività di beach litter promossi nella cornice dei Lakes Days organizzati dall’associazione ambientalista sul territorio.
In totale 13 i campioni di acqua prelevati quest’anno da un team di tecnici e volontari di Legambiente sul Lago di Garda, 7 in Lombardia, 6 in Veneto.
Sponda lombarda – Sottoposti ad analisi microbiologiche, tre dei punti campionati – tutti in provincia di Brescia – sono risultati “fortemente inquinati”: il lago presso la foce di un canale vicino la spiaggia in località Le Rive a Salò; la foce di un torrente nei pressi del porto di Padenghe sul Garda e la foce di un rio nell’Oasi San Francesco del Garda a Desenzano del Garda. Due i punti risultati “inquinati”: la foce del torrente Toscolano sul lungolago di Toscolano Maderno e la foce di un torrente al fianco del porto in località Santa Maria di Lugana a Sirmione, località per la prima volta oggetto dei monitoraggi della Goletta dei Laghi di Legambiente.
Entro i limiti di legge previsti dalla normativa vigente in Italia sulle acque lacustri, gli altri due punti campionati sulla sponda lombarda: il punto campionato sul lungolago Cesare Battisti, in località Desenzanino, e quello campionato a inizio della passeggiata Maratona-Rivoltella, entrambi a Desenzano del Garda.
Anche in questa edizione di Goletta dei laghi, purtroppo, si riconfermano le criticità rilevate negli scorsi anni legate a torrenti e canali che dall’entroterra portano reflui non depurati a lago. Dopo così tanti anni di segnalazioni sembra vi sia una sottovalutazione rispetto ai problemi evidenziati. Chiediamo alle autorità di indagare risalendo, specie nei casi più gravi come quello che vede “fortemente inquinata” l’Oasi naturale San Francesco a Desenzano – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. A livello territoriale, occorre inoltre uscire dalla questione ormai divenuta imbarazzante, relativa alla progettazione del nuovo sistema di depurazione, rivedendo i progetti ed eliminando lo spostamento dei reflui dal lago di Garda a Gavardo, nell’entroterra. Serve concentrarsi sulle soluzioni che tengano conto anche delle mutate condizioni territoriali dovute agli impatti del cambiamento climatico, così da garantire la sicurezza del lago e l’adeguatezza della depurazione dei reflui”.
Sponda veneta – Tutti con concentrazioni inferiori ai limiti di legge previsti dalla normativa vigente in Italia sulle acque lacustri, i sei punti campionati sulla sponda veneta del Lago di Garda, nel Veronese: la foce del torrente Gusa a Garda; il lago di fronte alla foce del torrente San Severo in località Punta Cornicello a Bardolino; la foce del torrente Marra e la foce del torrente Bosca a Lazise; la foce del rio Duganale dei Ronchi in località Ronchi a Castelnuovo del Garda; la foce del torrente Rielo a Peschiera del Garda.
“I dati di quest’anno riferiti alla sponda veneta del Garda indicano una situazione migliore rispetto a quella delle scorse edizioni di Goletta dei Laghi: le acque risultano essere meno inquinate da escherichia coli, se confrontati con la serie storica. Va considerato, però, il momento di grave siccità che potrebbe portare i depuratori ad avere meno perdite e la rete idrica secondaria a condurre meno reflui zootecnici – dichiara Piero Decandia, direttore di Legambiente Veneto Alla luce dei risultati complessivi dei campionamenti effettuati sulle sponde veneta e lombarda, riteniamo fondamentale una gestione unitaria del Garda, con standard e obiettivi da raggiungere attraverso azioni coordinate: il lago non può essere considerato un elemento dove passano confini territoriali, ma va inquadrato piuttosto come un unico grande ecosistema”.

I DATI – I risultati sono stati resi noti questa mattina nel corso del workshop “Ecosistema Garda”, presso l’Hotel Oliveto di Desenzano sul Garda: un momento di confronto attivo con amministrazioni comunali e stakeholder del territorio sulle azioni integrate necessarie all’incremento della sostenibilità delle attività che si sviluppano intorno al lago e sulle potenzialità e criticità nella lotta all’inquinamento da microplastiche. Sei i focus specifici che hanno scandito i lavori nella mattinata: sensibilizzazione; reflui; conoscenza; recupero, riutilizzo e corretto smaltimento dei rifiuti; unione e coordinamento; paradigma.
Dalle ore 15, invece, previsti beach litter e il workshop “Il mondo è fatto di gocce”: momenti di pulizia e di confronto partecipato, in collaborazione con il coordinamento giovani di Legambiente Lombardia e Veneto, nell’ambito del progetto Youth4Planet – Act before you post. Gli appuntamenti sono organizzati nella cornice dei Lakes Days, eventi di cittadinanza attiva che vedono il coinvolgimento di volontari, cittadini, associazioni e amministratori in un’esperienza concreta di tutela e valorizzazione del lago.

GOLETTA DEI LAGHI – Scarichi non depurati e inquinanti, incuria e inquinamento da microplastiche, cementificazione e captazione delle acque sono, ancora una volta, temi al centro di Goletta dei Laghi, che da 17 anni monitora lo stato di salute dei bacini lacustri italiani e ne denuncia le criticità, promuovendo al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità. Da Nord a Sud, sono 12 le regioni toccate dalla campagna di Legambiente che, anche in questa edizione, si avvale della collaborazione di centinaia di volontarie e volontari sui territori, dediti al campionamento delle acque: un’incredibile operazione di citizen science per capillarità ed estensione, cui si accompagnano progetti e iniziative in loco che coinvolgono la cittadinanza, finalizzati a non abbassare la guardia sulla qualità dei laghi e sugli abusi che ne minacciano e deturpano le rive.
In particolare, ormai da diversi anni, la campagna di Legambiente è occasione per tornare sul tema delle microplastiche nelle acque interne, con i laghi di Garda, Bracciano e Trasimeno al centro del progetto LIFE Blue Lakes che ha l’obiettivo di prevenire e ridurre l’inquinamento da microplastiche nei laghi, coinvolgendo partner scientifici, associazioni, autorità competenti e istituzioni.

CONOSCENZA – Il Manifesto del Lago quale strumento per completare la conoscenza riguardo le microplastiche. In più, Goletta dei Laghi si configura quale importante cornice per ribadire la necessità di una gestione equa, razionale e sostenibile della risorsa idrica, di fronte alla scarsità d’acqua che non risparmia i bacini lacustri italiani già sottoposti a eccessive captazioni, mancata o cattiva depurazione: una siccità inasprita dagli effetti sempre più evidenti della crisi climatica.
In programma, in diverse delle località attraversate da Goletta dei Laghi, i Lakes Days, momenti di cittadinanza attiva sul lago con il coinvolgimento di volontari, cittadini, associazioni e amministratori per condividere un’esperienza concreta volta alla tutela e alla valorizzazione del lago.
Il Conou, Consorzio Nazionale Oli Usati, rinnova ancora la sua storica partnership per la campagna estiva di Legambiente. Da 39 anni il Consorzio è protagonista dell’economia circolare italiana assicurando la raccolta e l’avvio a rigenerazione degli oli lubrificanti usati in tutto il Paese. Grazie alla filiera del Consorzio questo rifiuto si trasforma in una preziosa risorsa tornando a nuova vita: oltre il 98% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti.
Sempre attivo, durante tutta la campagna, il servizio SOS Goletta, attraverso cui i cittadini possono segnalare a Legambiente chiazze o inquinamento sospetto di laghi, mari e fiumi e permettere all’associazione ambientalista di coinvolgere le autorità competenti per intervenire tempestivamente.



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