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In un mondo sempre più “Ikea” c'è futuro per l'ebanisteria?

L'ebanisteria è l'arte di progettare e realizzare opere e altri manufatti in legno pregiato, come l'ebano da cui prende appunto il nome, mediante tecniche di lavorazione che includono l'intarsio, l'intaglio e il mosaico, attraverso le quali si possono ottenere decorazioni come sculture e disegni, più o meno complesse a seconda del tipo di opera da realizzare.


In linea di massima, quindi, possiamo dire che l'ebanisteria è una specializzazione artistica della falegnameria, in quanto la materia prima adoperata è il legno. A differenza della scultura in legno, però, che è finalizzata a creare esclusivamente oggetti d'arte, l'ebanista incorpora le sue creazioni nei mobili e in altre suppellettili d'arredo, quindi questa figura professionale richiede necessariamente una previa formazione in falegnameria.


Le origini


L'arte dell'ebanisteria ha avuto origine nel XVI secolo, durante l'epoca rinascimentale, ma ha raggiunto il suo apice soprattutto nei cento anni successivi, per tutto il XVII secolo e fino all'inizio del XVIII secolo, in concomitanza con i periodi del Barocco e del Rococò. Questi stili, infatti, trovarono la loro massima affermazione soprattutto nell'arredamento e nella decorazione degli interni, oltre che nelle arti applicate.


Durante questo periodo gli ebanisti non si limitavano a lavorare esclusivamente con il legno, ma erano arrivati a integrare anche altri materiali nelle loro realizzazioni, come l'ottone e altri metalli, nonché le pietre dure, per creare mobili e arredi complessi come quello messo all'asta da Sotheby's oltre 10 anni fa.


La rinuncia al “superfluo”


Il riferimento a Ikea fatto nel titolo del nostro articolo è puramente metaforico ovviamente, nel senso che serve a dare un'idea di come nel corso degli anni la filosofia produttiva nel settore della falegnameria sia stata profondamente cambiata dall'industria e dalla tecnologia. L'incremento della popolazione e il miglioramento delle condizioni generali di vita, soprattutto nel mondo occidentale, ha portato a un incremento nella domanda delle forniture per la casa, a cominciare dai mobili.

La quantità di legname necessaria a soddisfare tale richiesta è tale che se si adoperasse esclusivamente il legno massello, le foreste sarebbero a serio rischio estinzione.


Il legno massello viene ancora utilizzato, ovviamente, ma a questo materiale sono stati affiancati tutta una serie di “semilavorati”, ovvero derivati dai processi di lavorazione e dal recupero degli sfridi: il compensato, i pannelli di legno a media, alta e bassa densità, il truciolato, la faesite, l'OSB e altri ancora. Tutti questi materiali si adattano alla perfezione all'impronta stilistica che il movimento del Bauhaus ha dato all'architettura e all'arte a partire dal 1919; al giorno d'oggi i mobili e i complementi d'arredo, infatti, sono spogliati di tutto il superfluo e le decorazioni sono il più lineari possibili.


L'ebanisteria oggi


A questo punto potrebbe sembrare che non ci sia futuro per il mestiere di ebanista, ma in realtà è l'esatto opposto perché questa professionale rappresenta a tutti gli effetti un'eccellenza nel settore della falegnameria. Numericamente parlando gli artigiani specializzati in ebanisteria sono una minoranza rispetto ai falegnami, di conseguenza non conoscono periodi di crisi ma sono costantemente subissati da commesse di lavoro, sia da parte di privati sia da aziende, ditte ed enti pubblici.


Gli ebanisti non si limitano a creare mobili decorati, infatti, ma realizzano anche allestimenti interni per le imbarcazioni e la nautica in generale, arredamento marino, arredi per negozi e attività commerciali nonché arredi sacri; molti di loro, inoltre, si occupano di restauro e manutenzione di mobili, arredi e altre opere lignee, incluse quelle appartenenti al patrimonio dei Beni Culturali.


A dispetto delle aziende che hanno portato la falegnameria a livelli industriali al fine di rendere più economico il mobilio, ma con un conseguente impoverimento dal punto di vista dei materiali adoperati e delle tecniche di lavorazione, la tradizione dell'ebanisteria continua a sopravvivere nelle mani degli artigiani più abili.


I giovani che hanno avuto modo di appassionarsi alla lavorazione del legno dopo aver visitato una falegnameria, oppure in seguito a esperienze di bricolage oppure documentandosi su siti come https://espertoutensili.com, possono tranquillamente rivolgersi alla bottega di un ebanista; i maestri più anziani, infatti, sono ben lieti di trasmettere la propria esperienza ai giovani seriamente interessati a questo mestiere.


La frequentazione di un corso di formazione dedicato in maniera specifica all'ebanisteria, inoltre, potrebbe rappresentare una valida alternativa nel caso non sia possibile percorrere la strada dell'apprendistato presso una bottega artigiana. Sui siti istituzionali delle regioni Lombardia e Trentino Alto Adige esistono sezioni dedicate apposta alla formazione professionale dove è possibile ottenere informazioni sui corsi di operatore e tecnico del legno, nonché delle rispettive specializzazioni.


++Articolo Pubbliredazionale++
Ultimo aggiornamento: 16/08/2021 00:58:24
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