A rispondere è direttamente il presidente Fugatti, che comunica che per quanto riguarda il protocollo d’intesa “la Provincia sta valutando le problematiche relative all’iter procedurale finalizzato all’individuazione della Società di Gestione e Risparmio (SGR) alla quale saranno conferiti gli immobili da valorizzare”.
Il consigliere di AGIRE ha chiesto se sono note richieste da parte di soggetti privati interessati al recupero di immobili di proprietà della Provincia attualmente in disuso. Il Presidente Fugatti precisa che “alcuni soggetti privati hanno manifestato alla Provincia autonoma di Trento il loro interesse per il recupero di alcuni immobili di proprietà della Provincia al momento inutilizzati, in particolare per l’ex albergo Panorama a Sardagna, per la scuola professionale al Passo del Tonale (ex scuola per gli sport invernali), per la casa cantoniera di Riva del Garda lungo lago e per l’edificio ex Sanaclero a Romarzollo.”
Per quanto riguarda i costi degli ultimi 5 anni, richiesti da Cia in merito al mantenimento, sorveglianza, e messa in sicurezza degli immobili di proprietà della Provincia attualmente non utilizzati, viene allegata alla risposta una tabella che evidenzia come dal 2014 al 2018 la Provincia ha dovuto spendere mezzo milione di euro. Si va dai 94 mila euro per l’ex Panorama di Sardagna, ai 93 mila per l'ex Sanaclero di Romarzollo, dai 74 mila euro per l’ex Villa Rosa ai 51 mila per casa Moggioli di via Grazioli, oppure dai 40 mila euro per l'ex Macera di Levico ai 36 mila per l’ex scuola per gli sport invernali al Tonale.
La Giunta ha risposto inoltre positivamente alla sollecitazione di Cia, che chiedeva se l'attuale governo provinciale non ritenga prioritario, dopo decenni di realizzazioni di nuove strutture “e altrettanti abbandoni” avere un ruolo propulsivo nella razionalizzazione degli immobili di proprietà pubblica attualmente non utilizzati o che necessitano di ingenti investimenti per la loro necessaria funzionalità.