Dal terreno del bosco, lateralmente rispetto ai sentieri e nelle piccole radure, emergono quindi ora figure e personaggi realizzati in legno, metallo ed altri materiali, che fanno parte di un racconto. Questo il testo riportato sulla pergamena all'ingresso da Antonella Adamo, calligrafa legata al Borgo Artisti:
Gli alberi del monte formano una grande famiglia: di notte, i loro spiriti escono dai gusci legnosi, si stiracchiano e con sguardi silenziosi condividono curiosità ed emozioni raccolte tra le fronde. La loro sintonia vivifica Quercus, il grande spirito del Bosco del Cerreto. Potente creatura misteriosa dotata di bastone magico, Quercus può assumere la consistenza delle nuvole, oppure animare un vero corpo di rami e corteccia. Poi c'è Silix, la dispettosa talpa-cinghiale... un essere puzzolente che si muove nel cuore della notte perché la luce del giorno ha il potere di tramutarlo in pietra. Tra foglie e fronde si aggirano infine i folletti protettori Primula, Cyclamen, Helleborus, Rubus, Glandulae e i troll sotterranei, le cui teste affiorano solo di raro dal terreno. A tenere un occhio su viandanti e creature del bosco c’è Rocco, il gufo della roccia! Il suo sguardo domina solenne l'intera vallata e le sue ali possenti ti aspettano al termine del percorso.
Di seguito un breve testo letto durante l'inaugurazione e liberamente ispirato alla figura del Quercus:
Spirito di bruma nella mattina d'inverno.
Foschia d'autunno che dalle valli lenta risale.
Aria di gocce, di Vespero e pioggia...
Lo spirito protettore del bosco ha un bastone potente e occhi di gufo.
Ha orecchie attente per cogliere le storie del bosco.
E la pazienza data dalla sopportazione degli attacchi dispettosi di Silix, la talpa-cinghiale.
Quercus è il custode, l'immenso protettore del Cerreto. E quando può e vuole, si palesa a quanti si avventurano lungo le sue vene di terra e sassi. Prende la forma di un grande albero: dita di rami, cuore di clorofilla, muscoli di legno possente. Una quercia grande e sapiente, dalle umane sembianze.
Un guardiano potente che fra i pensieri dei passanti scava, riportando la luce tra le ombre. E gettando spore di costanza, equilibrio e resilienza. Spore che dalla roccia vengono e alla roccia germogliano...
Pagina del sito di Bienno dedicata al percorso: http://www.bienno.info/bin/index.php?id=222&offerta=15&lng=IT