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Guerra in Ucraina: il Trentino attiva la ricognizione di medicinali e sussidi sanitari

Trento - Guerra in Ucraina: attivata la ricognizione di medicinali e sussidi sanitari. Anche la Provincia autonoma di Trento sta contribuendo al reperimento di medicinali e sussidi da inviare agli ospedali e alle strutture sanitarie dell'Ucraina, per fronteggiare la situazione di emergenza causata dalla guerra. All'amministrazione provinciale è arrivata infatti una richiesta del Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale con la quale si richiede la collaborazione delle Regioni e delle Province autonome nell’ambito dell’attività di assistenza umanitaria intrapresa dall’Unione europea a favore delle popolazioni coinvolte.


La Commissione Protezione Civile della Conferenza delle Regioni ha intanto fissato, d’intesa col Dipartimento Nazionale, una riunione tecnica questo pomeriggio finalizzata ad avviare una ricognizione delle disponibilità dei farmaci e dei materiali sanitari richiesti.

Tra le necessità segnalate ci sono il plasma per le trasfusioni, garze sterili, antibiotici, macchinari medici e molto altro ancora.


"Abbiamo dato la nostra adesione alla richiesta di fornire aiuti sanitari all'Ucraina - conferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti - mentre sul nostro territorio sono già in corso le procedure per accogliere chi fugge dal conflitto”. Il primo gruppo di donne e bambini arrivati ieri sera infatti è stato preso in carico da Cinformi che ha predisposto l'alloggiamento in una delle sue strutture.


Cgil Cisl Uil e Acli: intensificare lo sforzo per dare un tetto a quanti fuggono dai bombardamenti


Sono già 368 mila gli ucraini, secondo l’Alto commissario delle Nazioni Unite, che hanno lasciato il paese diretti verso ovest. Gran parte si fermano in Polonia ed Ungheria. Molti però proseguono il loro viaggio fino in Italia. Se la guerra non vedrà una soluzione in tempi brevi il numero di persone che scappano non potrà che aumentare. Le stime parlano di 4 milioni di sfollati. Per questa ragione Cgil Cisl Uil e Acli, dopo la grande manifestazione trasversale di sabato pomeriggio contro la guerra e in solidarietà del popolo ucraino, fanno appello alla Provincia perché agli impegni verbali seguano i fatti. “Non c’è tempo da perdere. Bisogna accogliere il maggior numero possibile di profughi attivando sotto il coordinamento di Piazza Dante tutta le rete di solidarietà che è presente sul nostro territorio – sollecitano i tre segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti con il presidente della Acli Luca Oliver -. Intanto la nota stampa della giunta parla di un centinaio di posti possibili per l’accoglienza. Crediamo si possa e si debba fare molto di più di fronte ad un popolo che vive ore di angoscia profonda sotto la minaccia di un attacco nucleare”.


L’auspicio è che già in queste ore, dopo la Conferenza Stato Regioni e l’incontro in commissariato del Governo a Trento, si possa dispiegare tutta la macchina dell’accoglienza trentina. “E’ positivo che la Provincia si attivi per il reperimento di medicinali e sussidi da inviare agli ospedali e alle strutture sanitarie dell'Ucraina, sotto il coordinamento del Dipartimento protezione civile nazionale. E’ urgente però attivarsi anche sul nostro territorio, offrendo corridori umanitari, reperendo spazi per accogliere il maggior numero possibile di profughi. Molti hanno contatti anche in Trentino, e quella ucraina è una comunità ben integrata. E’ tempo di fare rete e muoversi con massima celerità”.


Intanto Cgil Cisl Uil e Acli guardano all’incontro di oggi tra delegazione ucraina e russa. L’auspicio è che si posso far riaprire una strada diplomatica per risolvere il conflitto.


Ultimo aggiornamento: 28/02/2022 10:17:22
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