Mezzolago (Trento) - Facendosi orma lunga la storia di un cantiere che sembra non vedere ancora la sua definitiva conclusione, il Comune di Ledro, col supporto degli uffici tecnici provinciali, ha deciso di stilare una cronistoria degli eventi: questo anche al fine di spiegare pubblicamente quali e quante difficoltà si sono concentrate su quel particolare tratto del territorio.
"Se le lavorazioni da qui in poi procederanno senza ulteriori intoppi, speriamo di poter aprire a sensi unici alternati a partire dalla metà di aprile", spiegano dalla giunta di Ledro.
Veniamo dunque al racconto della vicenda. È l’11 febbraio quando la frana si abbatte sulla statale 240 in Val di Ledro, in prossimità di Mezzolago. Il 13 febbraio inizia la rimozione dei materiali. Il 14 febbraio cadono altri massi sulla passeggiata panoramica, intanto il traffico è deviato sulla strada di Pur che mal sopporta l’aggravio viabilistico, presentando alcuni punti piuttosto stretti. Il 15 febbraio, sulla strada di Pur, si sceglie la circolazione a sensi unici alternati, col supporto degli agenti della polizia locale e la situazione registra un miglioramento. Il 16 febbraio una buona notizia: riapre finalmente del tutto la galleria Dom, interessata da un precedente crollo.
Il 20 febbraio il cantiere sulla statale 240 rallenta perché si rivelano necessarie alcune verifiche sulla fibra ottica che corre in prossimità dell’area, mentre il tempo è costantemente inclemente con piogge continue. Il 28 febbraio il sindaco Girardi e l’assessore Sartori salgono a Trento per fare il punto, intanto si registra un falso allarme nel tunnel Agnese: tutto risolto ma anche questo un imprevisto da affrontare.
Dopo i lavori preparatori, consistenti nella realizzazione dei pozzetti di partenza e arrivo della fibra prima e dopo la frana, il primo marzo Tim annuncia che si eseguirà il bypass della fibra ottica nella notte tra il 7 e l’8 marzo con un cavo esterno: in quel lasso di tempo le comunicazioni nella vallata devono sopportare un periodo di interruzione.