Trento - Protagoniste della partita del welfare aziendale e delle politiche di conciliazione vita-lavoro, le imprese giocano un ruolo fondamentale a favore della coesione sociale e territoriale, perché concorrono alla costruzione di un Trentino più equo e inclusivo. È quanto è emerso dal dibattito animato nel corso del seminario "Coesione territoriale, coesione sociale e coesione aziendale. Ruolo delle imprese" organizzato nell’ambito dell’undicesima edizione del Festival della Famiglia a Palazzo Stella dall’Agenzia per la coesione sociale in partnership con Confindustria Trento.
Ad aprire i lavori Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento, che ha evidenziato le assonanze tra le priorità del Festival, e di questa edizione in particolare, e il lavoro dell’Associazione: “Non solo – ha detto – rispetto al tema della conciliazione fra vita privata e lavoro, verso il quale Confindustria Trento ha prestato attenzione fin dalla prima ora. La persona e la qualità della vita sono anche al centro dell’impegno condotto nell’ambito del nostro progetto principale, Duemilatrentino, che ha l’obiettivo di tracciare la strada verso un Trentino più inclusivo e sostenibile, equo e nemico delle disuguaglianze”.
Con lui Luciano Malfer, dirigente generale della Provincia autonoma di Trento e responsabile dell’Agenzia per la coesione sociale, e Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento, che ha parlato tra le altre cose delle politiche a favore della natalità promosse dalla Provincia: “Un tema che incide fortemente sulla famiglia, che sta affrontando sempre più fragilità, proprio perché il tasso di sostituzione è andato a ridursi quasi a zero. Cosa possono fare il pubblico e le imprese per essere di accompagnamento alle politiche familiari? Politiche di welfare e di conciliazione più spinte possono essere portate avanti meglio dalle imprese più grandi, ma in un territorio come è il nostro dove il tessuto imprenditoriale è costituito da realtà più piccole, l’impulso del pubblico è tanto più importante, nella direzione di rafforzare tutto il sistema. Un sistema che deve confrontarsi con altri territori anche fuori dall'Italia e trovare il modo di valorizzare le proprie caratteristiche distintive. La Provincia si è presa l'impegno di distinguersi secondo i valori della sostenibilità, di cui le politiche a supporto della famiglia e della conciliazione, sono un importante tassello."
Di seguito l’evento ha dato spazio al contributo scientifico e di sapere del non profit e dell’università. Sonia Vazzano, coordinatrice Ricerca e attività della Fondazione Marco Vigorelli, ha parlato di cultura della Corporate Family Responsibility come nuovo paradigma di coesione tra economia e società. “Oggi – ha spiegato – quando si parla di Corporate Family Responsibility la si definisce essenzialmente come la responsabilità delle aziende nei confronti delle famiglie dei dipendenti. Questa responsabilità va riletta secondo un approccio relazionale, tenendo conto di tutte le relazioni di cui ogni lavoratore è portatore. L’approccio relazionale si estende ben oltre il rispetto dei diritti individuali dei dipendenti, verso una visione dell’azienda come elemento importante, ma non solitario, dei sistemi economici. È il ribaltamento dalla logica degli shareholder a quella dello stakeholder value, che oggi dobbiamo riscoprire di fronte alle nuove sfide che il mondo del lavoro e la società della prestazione ci propongono”. È dunque intervenuta Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università di Trento, che si è concentrata sulla certificazione della conciliazione vita-lavoro e in particolare sulla costruzione del Family Audit Index, con particolare riguardo alle caratteristiche del processo.
L’appuntamento ha dato dunque risalto alle eccellenze del sistema manifatturiero Trentino, con gli interventi di Elisa Arlanch, hr Administration Specialist di Falconeri Srl e di Andrea Stiz, Head of Human Resources di Suanfarma Italia Spa. Arlanch ha illustrato un importante progetto sviluppato da Falconeri in collaborazione con la Cooperativa sociale Bellesini s.c. in continuità con le proposte di conciliazione vita-lavoro già in essere presso Calzedonia Group. Si tratta del nido d’infanzia inaugurato il 1° settembre scorso: “un’iniziativa – ha spiegato – che offre alle famiglie dei dipendenti un servizio di qualità per i loro bambini, mettendo al centro le esigenze dei lavoratori con offerte personalizzate in termini di orari, rette ed esperienze educative”. Stiz ha parlato di welfare aziendale, welfare territoriale e welfare anticipante. “Suanfarma Italia – ha spiegato – pone le persone al centro della propria cultura organizzativa e mira ad offrire ai propri collaboratori un ambiente di lavoro d’eccellenza. Nel corso della propria storia ha sviluppato un ricco pacchetto di iniziative di welfare a livello aziendale. Nel 2017 è stata tra i fondatori della rete d’impresa #WelfareTrentino promossa da Confindustria Trento, è certificata Family Audit dal 2016 e nel 2021 ha fondato insieme ad altre quattro realtà roveretane il Distretto Family Audit Città della Quercia. Nel 2020 e nel 2021 è stata insignita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri del riconoscimento di Welfare Champion - Welfare Index PMI”.
Ha chiuso i lavori Laura Pedron, dirigente generale del Dipartimento Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento.
MATCHING DAY
Confrontarsi e riflettere per sviluppare il tema della conciliazione fra tempi di vita e di lavoro. È questo il senso del Matching Day, giunto alla sua 6^ edizione, che si è tenuto oggi, nell’ambito del Festival della Famiglia, nelle aule della sede formativa di Tsm-Trentino School of Management, dove si sono incontrati i referenti delle organizzazioni certificate Family Audit, ovvero le aziende pubbliche e private che volontariamente hanno aderito allo standard, ideato dalla Provincia autonoma di Trento, introducendo nella propria organizzazione misure concrete di conciliazione. In tutta Italia sono 373 le aziende coinvolte e quasi 214 mila i lavoratori che ne beneficiano. Foto @Tsm.
In apertura, l’amministratore delegato di Tsm, Delio Piciani, ha ricordato il ruolo che la Società svolge nella formazione e nell’aggiornamento costante dei consulenti, dei valutatori e dei referenti aziendali coinvolti nel percorso Family Audit, mentre Francesca Petrossi, del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che da anni segue la diffusione del Family Audit come policy nazionale per la conciliazione vita-lavoro, ha ricordato che la certificazione Family Audit e il conseguente beneficio a favore delle famiglie, rappresenti un investimento sulla coesione sociale.
“Le prossime sfide per la certificazione Audit – ha evidenziato Luciano Malfer, dirigente generale di Agenzia per la coesione sociale – sono quelle di cercare un’equivalenza con la certificazione di genere e di veicolare sul territorio, attraverso il Family Audit, l’impegno sul lavoro agile. Il Matching Day è importante - ha aggiunto - per aumentare i contatti fra le varie organizzazioni e dunque specializzare e qualificare le reti".
Al centro del Matching Day di quest’anno, a cui hanno partecipato i rappresentanti di 61 organizzazioni in presenza e di altre 52 in zoom, in rappresentanza di Trentino, Lombardia, Veneto, Toscana, Puglia, Emilia Romagna e Lazio, il confronto, la discussione e lo scambio di idee e buone prassi, in coerenza con la tematica più generale dell’XI edizione del Festival della Famiglia 2022, ovvero su come lo standard Family Audit possa creare le condizioni per migliorare i processi di coesione interni alle organizzazioni e impattare positivamente sulla coesione sociale territoriale.
All’inizio dei lavori è intervenuta, in collegamento video, anche Angela Di Domenico, Dirigente del Servizio Minori, Famiglie e Pari Opportunità della Regione Puglia, una delle regioni, con Sardegna e Veneto, che hanno avviato una collaborazione con la Provincia autonoma di Trento per la promozione di politiche per il benessere familiare territoriale.
Festival della Famiglia, Sanifonds presenta il progetto per la non autosufficienza
Durante l’undicesima edizione del Festival della Famiglia un convegno dedicato al nuovo Ecosistema per la long term care integrativa basato su una partnership pubblico-privata. Per i beneficiari prevista una rendita annuale netta di 12 mila euro. L’iniziativa vuole essere “un progetto pilota per lo sviluppo di programmi analoghi in Italia, un modello completo e condiviso con le altre mutue locali che offrono long term care al territorio trentino” ha sottolineato il presidente di Sanifonds Nicola Svaizer. "Oggi più che mai affrontare il tema della non autosufficienza è fondamentale e il Festival della Famiglia, in questo senso, rappresenta senza dubbio un contesto ideale di discussione” ha dichiarato in apertura l'assessore Stefania Segnana. Che ha aggiunto: “Questa problematica infatti incide sulla quotidianità di migliaia di cittadini trentini e dei loro familiari. Parlarne significa in primo luogo ragionare su una problematica che può contare nel nostro territorio sulla presenza di molteplici attori in grado di fare squadra operando in sinergia per sviluppare soluzioni efficaci”.
La partnership tra il settore pubblico e i soggetti privati rappresenta la via maestra per la costruzione di un secondo pilastro previdenziale a tutela delle persone non autosufficienti. È il messaggio lanciato dal convegno svoltosi oggi a Trento nell’ambito del Festival della Famiglia e dedicato alla presentazione del nuovo “Ecosistema trentino per la long term care integrativa”. Il progetto coinvolge Sanifonds Trentino, il fondo sanitario integrativo provinciale cui aderiscono già 75.000 lavoratori pubblici e privati, la Provincia e l’Università di Trento insieme ad altri attori locali e nazionali.
L’obiettivo dell’iniziativa, prima del suo genere in Italia, è la realizzazione di uno schema in grado di incentivare la destinazione di risorse contrattuali e servizi ai cittadini che si trovano in condizione di non autosufficienza, una problematica, quest’ultima, che nel solo Trentino riguarda oltre 14 mila individui. L’Ecosistema sarà implementato il prossimo anno. Una volta entrato a regime garantirà ai beneficiari una rendita netta di 12 mila euro all’anno con un incremento significativo rispetto alla cifra prevista dai piani attuali (da 7.200 a 8.400 euro).
“Il progetto nasce da una proposta della Provincia Autonoma di Trento, che ha visto in Sanifonds il soggetto naturale all’interno del quale farlo nascere e crescere proprio per la sua ampia e completa rappresentanza delle parti sociali, territoriali e imprenditoriali”, ha spiegato il Presidente di Sanifonds, Nicola Svaizer. Si tratta, ha precisato, “di produrre un modello completo e condiviso con le altre mutue locali che offrono long term care al territorio trentino”.