L'Azienda sanitaria si era già attivata in primavera avviando una campagna di informazione rivolta ai lavoratori della filiera e successivamente una attività di screening. I nuovi casi sono emersi più recentemente ed interessano in tutto attualmente circa 130-140 persone.
Fra gli altri casi positivi di oggi ve ne sono alcuni che interessano i lavoratori impiegati nella raccolta, lavorazione e immagazzinamento delle mele e dell'uva, in gran provenienti da Romania e Bulgaria. Nei prossimi giorni, con l’intensificarsi delle attività nella filiera, è previsto l'arrivo di qualche migliaio di lavoratori, che saranno sottoposti, come noto, alla cosiddetta “quarantena attiva”: assimilati ai lavoratori essenziali, saranno sottoposti a tampone diagnostico ma potranno lavorare, rispettando le distanze fra di loro e rimanendo all'interno di gruppi numericamente limitati, di quattro persone, anche una volta terminata la giornata lavorativa. I cinque lavoratori risultati positivi oggi, su oltre un migliaio di lavoratori complessivamente testati, appartengono a questi gruppi e sono alle dirette dipendenze delle aziende agricole.
Per le persone risultate positive e che stanno osservando la quarantena sono stati ripristinati i servizi di assistenza già “rodati”, a partire da “Resta a casa, passo io”, per la fornitura dei generi alimentari.