Il Landeshauptmann, però, ha anche posto l'accento sull'importanza di una collaborazione e di una cooperazione in grado di guardare al futuro superando i confini.
Il futuro è nell'autonomia in Europa
A proposito di confini, Kompatscher ha ricordato che "quello del Brennero è frutto di una stagione dominata dall'imperialismo e dal nazionalismo, da ideologie sbagliate che più tardi divennero il simbolo delle ingiustizie e delle sofferenze patite dai sudtirolesi". La storia, però, ha dimostrato che al di qua e al di là del Brennero si è comunque riusciti a trovare il modo per superare le oggettive difficoltà puntando sulla collaborazione e sul compromesso. "Per l'Alto Adige, a 100 anni dalla "separazione" dal resto del Tirolo, il futuro è e rimane nell'autonomia - ha detto il Landeshauptmann - un'autonomia inserita all'interno di un contesto sempre più europeo".
Pacifica convivenza, eredità per il futuro
Proprio l'Europa, dopo la guerra, ha scelto la strada della cooperazione e della collaborazione in grado di superare i confini, "e da questo punto di vista - ha sottolineato Arno Kompatscher - l'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino rappresenta la cornice più adeguata per rafforzare la capacità di lavorare e crescere assieme di questi territori. Sia livello tirolese che a livello europeo, infatti, sono molte di più le cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono". Rimarcando l'importanza di ricordare momenti storici come il trattato di pace di Saint-Germain, il presidente altoatesino ha concluso il suo intervento con un appello rivolto al futuro. "A 100 anni di distanza da Saint-Germain possiamo dire che la pacifica convivenza è un valore aggiunto e un patrimonio inestimabile che dobbiamo coltivare e tutelare ogni giorno in modo tale da poterlo lasciare in eredità ai nostri figli e ai nostri nipoti".