Trento - Caro bollette, i sindacati chiedono un confronto con la Giunta provinciale di Trento. “I conti non tornano. Se l’intervento provinciale contro il caro bollette interessa 50mila famiglie e non a tutti verrà garantita la quota massima di 400 euro una tantum, il beneficio a favore delle famiglie rischia di costare anche meno di 15 milioni di euro, lontanissimi dai 40 milioni minimo che avevamo chiesto come organizzazioni sindacali ma distanti anche dai 20 milioni annunciati dalla Giunta. Insomma si deve fare di più per tutelare il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati”, Cgil Cisl Uil del Trentino per bocca dei segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti spronano la Giunta Fugatti a fare di più sul fronte della riduzione dell’impatto dell’impennata dei prezzi dell’energia, come richiesto ormai in un incontro a fine gennaio. Non per questo i sindacati chiudono al confronto, anzi. “La prossima settimana è in programma un incontro con la Giunta - spiegano Grosselli, Bezzi e Alotti -. Chiariremo con la Provincia i contorni dell’intervento cui sta lavorando la Giunta per capirne meglio la portata e la platea che deve coinvolgere anche nuclei senza figlie e pensionati.