Ma l'attività va oltre: con la fermentazione del rifiuto umido si produce il biogas, che altro non è che una miscela di metano e altri gas, che consente di produrre energia elettrica rinnovabile e calore.
Ad oggi BioEnergia tratta i 2/3 del rifiuto trentino, quasi 34.000 tonnellate all’anno e produce circa 8.500.000 di kwh elettrici.
La previsione, in seguito all'ampliamento dello stabilimento (già in via di conclusione), è di poter trattare il 100% del rifiuto umido trentino (in sinergia con l’impianto provinciale di Rovereto) e di supportare l’accordo sui rifiuti stipulato dalla Provincia autonoma di Trento e da quella di Bolzano. In particolare, come già noto, Bio Energia Trentino accoglierà una parte dell’umido di Bolzano a fronte del conferimento di una parte di rifiuto secco trentino all’inceneritore di Bolzano.
Attraverso questo incremento delle quantità trattate e la chiusura della filiera dell’umido trentino Bio Energia riesce a produrre energia elettrica rinnovabile e compost di qualità e, forte della sinergia attivata con tutti gli altri partner del progetto, avvia anche questa nuova e innovativa filiera industriale: la produzione del biometano per autotrazione in favore della flotta degli autobus cittadini che, a progetto ultimato, passeranno da 42 (già alimentati a metano) a 64 (alimentati a biometano).
Il biogas fermentato sarà infatti purificato e, in accordo con la SNAM, inserito nella rete di trasporto del metano che passa a 100 metri dall’impianto di Cadino in direzione nord. Il metanodotto SNAM con pressione a 70 bar consentirà di gestire tutta la produzione attuale e futura portando il metano biologico fino all’autorimessa di Trentino Trasporti di Gardolo a solo 10 km dall’impianto di produzione.
Il biometano prodotto da BioEnergia Trentino sarà utilizzato dalla Trentino Trasporti per alimentare, appunto, i mezzi di trasporto a metano che funzioneranno con metano rinnovabile sostituendo quindi il metano fossile attualmente in uso.
A Trentino Trasporti sarà fornito da BioEnergia (attraverso il metanodotto SNAM) il 100% del fabbisogno per l'alimentazione della flotta degli autobus cittadini e il trasporto pubblico di fondovalle. Tutto ciò partendo dalla filiera della raccolta differenziata che intercetta l’umido lo trasforma in energia e lo purifica in biometano per alimentare la mobilità alternativa. Un progetto innovativo e straordinario che potrà essere completato entro il 2018.