“L’intervento comporta un valore agggiunto per il comprensorio per il turismo, per i residenti nel tempo libero e di conseguenza un ritorno economico anche per altre branche dell’economia”, prosegue Kompatscher.
“Tutte le aree interessate dalla costruzione del bacino e delle opere accessorie dovranno essere ripristinate e rinaturalizzate secondo l’identità floristica della zona”, afferma l’assessore provinciale Richard Theiner che ricorda che “per l’approvvigionamento del nuovo bacino saranno utilizzate derivazioni idriche già concessionate, dalle sorgenti Erler, Schnatz e dai rii Raball e Trametsch”.
Il nuovo bacino per l’innevamento dell’area sciistica della Plose sorgerà sul lato sud a quota 2.115 metri in un’area caratterizzata da un avvallamento terrazzato attraversato dal sentiero avventura Woodywalk. Sarà allestito in terra e ghiaia. Avrà una capacità idrica di 63.000 metri cubi. Per raggiungere il cantiere saranno utilizzati i sentieri esistenti attraverso Valcroce che saranno adattati al transito di mezzi pesanti.
Il Comitato ambientale ha indicato le modalità di realizzazione del corpo di diga e del suo allestimento interno e esterno affinché si integri al meglio in modo naturale con l’andamento del terreno. Per il rinverdimento ha specificato che dovrà essere riutilizzato lo strato vegetale asportato e comunque impiegate sementi locali. I declivi sassosi asportati o danneggiati nel corso della costruzione del bacino dovranno essere ripristinati o sostituiti in modo equivalente.
Oltre ad imporre una cauzione di 100.000 euro la Giunta provinciale come precisato nelle prescrizioni del Comitato ambientale ha previsto quali misure di compensazione ambientale interventi fino a un importo di 70.000 euro di miglioramento degli habitat della fauna selvatica e misure di indirizzamento dei visitatori.