Informativa

Noi e terze parti selezionate utilizziamo cookie o tecnologie simili per finalità tecniche e, con il tuo consenso, anche per le finalità di esperienza, misurazione e marketing (con annunci personalizzati) come specificato nella cookie policy. Il rifiuto del consenso può rendere non disponibili le relative funzioni.
Usa il pulsante “Accetta” per acconsentire. Usa il pulsante “Rifiuta” per continuare senza accettare.

-

Appalti, riassunte le 79 le lavoratrici delle pulizie dell’Università di Trento

Trento - Riassunte le 79 le lavoratrici delle pulizie dell’Università di Trento. Soddisfazione dei sindacati: "Riconosciuto lo stesso trattamento economico e le identiche condizioni. I cambi appalto ci hanno abituato purtroppo al disconoscimento dei diritti dei lavoratori".


ACCORDO FIRMATO


Primo Maggio più sereno per le lavoratrici delle pulizie dell’Università di Trento. Si è concluso con la firma di un accordo in tempi rapidissimi il cambio appalto che assegna alla Vivaldi &Cardino di Milano insieme alla coop Le Coste e Vales il servizio per i prossimi sei anni. Le settantanove lavoratrici passano al nuovo gestore mantenendo invariate le condizioni economiche, gli orari e gli inquadramenti contrattuali. "Una vera e propria rarità nei cambi d’appalto che spesso rappresentano, purtroppo, un rischio altissimo di peggioramento delle condizioni di lavoro per gli addetti. E’ un vero e proprio cambio di casacca - ammettono Francesca Delai e Francesca Vespa di Filcams e Fisascat che hanno seguito la rapidissima trattativa -.

Purtroppo ci stupiamo per una cosa che dovrebbe essere la normalità per ogni cambio appalto, ma che il ricorso a gare al massimo ribasso ha trasformato molto spesso in un miraggio per molti di questi lavoratori, rassegnati molte volte a vedere peggiorare la loro situazione”.


La gara è stata assegnata su un bando nazionale della Cosip. A causa di alcuni ricorsi però l’aggiudicazione è rimasta bloccata per moltissimo tempo, tanto che l’Università ha dovuto procedere a affidare il servizio tramite un bando ponte e anche valutare di accreditarsi al maxi appalto quadro provinciale, poi ritirato dalla Giunta Fugatti. “Per fortuna non è stato così: col bando convezione di Apac queste lavoratrici avrebbero perso la metà delle loro ore e dunque avrebbero visto dimezzati i loro salari – spiegano le sindacaliste -. Questa è la chiara dimostrazione che costruire appalti al massimo ribasso si traduce in un taglio del costo del lavoro che penalizza alla fine i lavoratori e le lavoratrici. E non c’è dimensione locale che tenga. E’ stata questa la ragione che ci ha spinto in più occasioni a chiedere il ritiro del bando quadro e finalmente dopo richieste e proteste la Giunta si è mossa in questa direzione”.


Adesso l’attenzione si sposta sul fronte contrattuale: l’accordo nazionale è scaduto da 8 anni e tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto attendono la chiusura della trattativa per un rinnovo che manca da troppo tempo.

Ultimo aggiornamento: 30/04/2021 11:15:06
POTREBBE INTERESSARTI
ULTIME NOTIZIE