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Accoglienza profughi ucraini, mobilitazione in Trentino Alto Adige

Bolzano - La Provincia apre a Bolzano centro di accoglienza per profughi ucraini. La Provincia mette a disposizione dei rifugiati ucraini una struttura di prima accoglienza e opzioni di alloggio a misura di bambino nelle strutture di accoglienza.


Nella seduta di oggi la Giunta provinciale ha deciso di Istituire una task force per coordinare tutte le attività a livello provinciale in relazione allo stato di emergenza per i rifugiati dall'Ucraina, coordinata dall’assessora alle politiche sociali, Waltraud Deeg, e dall’assessore competente per la Protezione civile, Arnold Schuler. Questa task force istituirà a sua volta gruppi di lavoro.


"La Giunta provinciale esprime la speranza e l'augurio che presto ci sia un'altra via d'uscita da questa situazione. Tuttavia, al momento non sembrano esservi alternative. Per il momento, possiamo solo sostenere coloro che cercano protezione e aiuto dall'Ucraina, prepararci bene e lavorare nella nostra realtà per evitare nel miglior modo possibile le conseguenze di questa crisi", ha affermato il presidente Arno Kompatscher.


"L'Agenzia per la protezione civile ha avviato la realizzazione di una struttura di prima accoglienza che entrerà in funzione nei prossimi giorni", ha riferito l'assessore provinciale Schuler. Questa struttura di primo intervento avrà sede in un edificio antistante la Fiera di Bolzano di proprietà della STA, Strutture Trasporto Alto Adige SpA. Si tratta di una struttura spaziosa e luminosa e dispone di servizi igienici, letti di emergenza ed uno spazio verde. In questo centro di accoglienza, ha spiegato l'assessore provinciale Schuler, i profughi saranno assistiti da dipendenti della Ripartizione provinciale politiche sociali e dell’Agenzia per la Protezione civile, dell’Azienda sanitaria e della Questura, verranno effettuati tamponi per prevenire la diffusione del Coronavirus e le necessarie prestazioni sanitarie, bevande calde ed alcuni pasti, nonché il trasporto dei profughi ai centri di accoglienza (Centri di accoglienza straordinaria CAS).


Nella Ripartizione politiche sociali sono attualmente in corso i preparativi per identificare i locali idonei e gli eventuali lavori di adeguamento, ha riferito nel corso della conferenza stampa odierna l’assessora Waltraud Deeg: "Si tratta di fornire ai rifugiati in arrivo un alloggio adatto alle famiglie, dopotutto ci aspettiamo che giungeranno principalmente donne con i loro figli. La prima struttura ad aprire giovedì è la Haus Henry a Lana, in grado di ospitare per 30 persone, alla quale seguiranno altre strutture. La grande disponibilità ad aiutare, espressa da numerosi privati, enti ed imprese, è molto positiva.


Eventuali segnalazioni di immobili per strutture ricettive possono essere inviate alla Ripartizione politiche sociali (via mail a fluechtlinge.profughi@provinz.bz.it) o ??ai rispettivi Comuni.


“Attualmente la ricerca di una sistemazione adeguata è prioritaria. Tuttavia, all'interno dell'Amministrazione provinciale stiamo già lavorando su ulteriori possibili servizi di supporto, sia sotto forma di offerte di accompagnamento che di misure di natura finanziaria. Dopotutto, è anche importante pianificare a medio e lungo termine e offrire prospettive a donne e bambini”, sottolinea l’assessora alle politiche sociali. Siamo quindi in stretto contatto con le direzioni all’istruzione per poter integrare il più facilmente possibile i bambini rifugiati negli asili e nelle scuole.


Inoltre, la Giunta provinciale incaricherà la Ripartizione mobilità di fornire ai rifugiati biglietti gratuiti per l'utilizzo dei mezzi pubblici per raggiungere le strutture sanitarie o assistenziali, un appartamento messo loro a disposizione, altre strutture di accoglienza o opportunità di alloggio.


La Giunta provinciale ha approvato oggi un prelievo di 1,5 milioni di euro dal fondo di riserva per finanziare queste misure urgenti.

A causa della guerra in Ucraina, il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza fino alla fine dell'anno, con la necessità di garantire aiuti e sostegno alla popolazione ucraina in Italia. La Protezione civile a livello nazionale ha quindi ordinato di garantire l'accoglienza, il sostegno e l'assistenza ai profughi provenienti dall'Ucraina in base ad una suddivisione percentuale calcolata a livello nazionale.


Emergenza Ucraina, sistema Trentino in campo per l’accoglienza dei profughi e il trasporto del materiale donato


Pronta accoglienza dei profughi ucraini e trasporto nelle zone di frontiera del materiale frutto delle donazioni dei trentini. Se ne è discusso nel pomeriggio nel corso di una riunione convocata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e alla quale hanno preso parte l’assessore alla salute e politiche sociali, Stefania Segnana, il commissario del Governo Gianfranco Bernabei, il questore Alberto Francini, il presidente del Consorzio dei Comuni Paride Gianmoena e il sindaco di Trento Franco Ianeselli, oltre ai rappresentanti della protezione civile (Croce rossa italiana, psicologi per i popoli, Nuvola, Federazione vigili del fuoco volontari), dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e delle associazioni ucraine Rasom aps e Aiutiamoli a vivere. Presenti anche i dirigenti generali Raffaele De Col, Giancarlo Ruscitti e Roberto Ceccato, oltre al responsabile di Cinformi Pierluigi La Spada. “Il Trentino dimostra ancora una volta la propria capacità di fare squadra di fronte ad una situazione di assoluta emergenza” ha osservato il presidente Fugatti, che ha evidenziato la necessità di rispettare la regia europea e nazionale nello strutturare il sistema di accoglienza, nelle operazioni di trasporto del materiale destinato ai profughi e nell’allestimento di un campo per la prima accoglienza delle persone in fuga dalla guerra al confine con la Moldavia. Qui, non appena le istituzioni locali individueranno un’area idonea, dapprima sarà compiuto un sopralluogo da parte di una delegazione trentina e altoatesina e successivamente partirà la colonna mobile per l’allestimento del campo, la cui gestione sarà affidata alle realtà competenti.


Sono 200 i posti di prima accoglienza predisposti in Trentino: ad oggi hanno usufruito del servizio 104 persone, alle quali si aggiungeranno in serata altri 21 soggetti. Sono comunque molti i profughi ucraini che hanno trovato ospitalità in forma autonoma, pari a 420 unità. Il sistema si sta peraltro preparando ad un eventuale aumento dei flussi, alla luce della prossima apertura di corridoi umanitari: la disponibilità offerta da enti pubblici e realtà private è di ulteriori 713 posti, attualmente al vaglio del sistema provinciale di accoglienza.


Dall’inizio dell’emergenza, presso gli uffici del Cinformi (che assieme alla Protezione civile ha assunto il coordinamento dell’operazione) si sono rivolte centinaia di persone - in particolare donne e bambini – per le quali è stato avviato il necessario percorso di regolarizzazione. Va ricordato infatti che entro 48 ore dal proprio arrivo, i profughi devono provvedere alla propria identificazione e viene garantito loro il titolo di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Intercettati dal sistema sanitario, gli ucraini che raggiungono il territorio italiano eseguono il tampone per individuare eventuali positività al Covid, al quale segue la quarantena fiduciaria di 15 giorni. Finora tutte le persone ospitate in Trentino si stanno sottoponendo al ciclo vaccinale. Per quanto riguarda bambini e ragazzi in età scolare (60 i casi presenti), le scuole stanno organizzando i percorsi scolastici per l’inserimento.


Per quanto riguarda il trasporto del materiale (vestiario, cibo e farmaci) raccolto dalle associazioni ucraine e destinato sia ai profughi arrivati in Trentino, sia al confine con il Paese martoriato dalla guerra, il presidente Fugatti e l’assessore Segnana hanno garantito la disponibilità dei mezzi della Protezione civile: “Questo dovrà essere fatto sotto la regia della Protezione civile nazionale e del coordinamento europeo, al fine di garantire la sicurezza delle persone alla guida dei mezzi” ha evidenziato il presidente della Provincia.

Ultimo aggiornamento: 08/03/2022 20:34:03
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