Darfo - Un piano per il sociale in Valle Camonica e per aiutare gli anziani. Nella maggior parte delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) la cura del dolore nel paziente anziano, spesso affetto da demenza, è ancora inadeguata. Il progetto “Dolore RSA Valle Camonica 2013" vuole supportare il personale di queste strutture nel curare la sofferenza dei malati in modo efficace, conciliando la complessità delle cure con l’esiguità de
l tempo a disposizione.
Il dottor Simone Franzoni, responsabile scientifico del progetto, sottolinea: “Evitare che la cura del dolore non venga realizzata perché percepita come difficile e onerosa in termini di tempo o perché vista solo come un obbligo procedurale e non come un modo per migliorare la qualità di vita dell'ospite in RSA”. Un momento importante sarà sabato prossimo a Darfo Boario Terme, dove in un convegno si affronterà il tema dell'informazione agli operatori e alla cittadinanza. In Valle Camonica sono attive quattordici Residenze Sanitarie Assistenziali che seguono più di 800 anziani.
Oltre la metà di questi pazienti soffre di dolore, ma buona parte di loro non riesce a esprimerlo verbalmente a causa della demenza. Per migliorare la cura del dolore, la Comunità Montana della Valle Camonica e l’Unione Provinciale Istituti per Anziani (UPIA), sezione Valle Camonica, promuovono il progetto “Dolore RSA Valle Camonica 2013" che, coinvolgendo il personale sanitario delle quattordici strutture presenti sul territorio, punta a una cura più adeguata del paziente anziano con dolore. Allo scopo di presentare alla comunità l’iniziativa – attualmente in corso di realizzazione – sabato 8 giugno, alle ore 8,30, si svolgerà a Darfo Boario Terme, presso il Palazzo dei Congressi, il convegno dal titolo “La cura del dolore nelle RSA della Valle Camonica”. “Le cause principali del dolore persistente nei pazienti delle RSA sono l'artrosi, l'arteriopatia obliterante degli arti inferiori, le neuropatie, le piaghe da decubito, le contratture muscolari”, evidenzia Simone Franzoni dell'Istituto Clinico Città di Brescia e Gruppo di Ricerca Geriatrica Brescia e responsabile scientifico del progetto. “Poiché l’obiettivo fondamentale delle RSA - prosegue - è il miglioramento della qualità della vita, è essenziale ridurre la sofferenza fisica attraverso la cura del dolore. Ma così non avviene, nelle RSA la cura del dolore è inadeguata (problema diffuso in tutto il mondo) e particolarmente fra i pazienti con demenza avanzata, che lo manifestano indirettamente con espressioni del corpo, disturbi psichici e comportamentali.