Qui tutte le decisioni dell'ordinanza odierna.
DIBATTITO APERTO E INSOFFERENZA CRESCENTE DEI CITTADINI
Sulla questione-mascherine il dibattito è aperto già dall'inizio dell'emergenza, quando membri delle massime organizzazioni riconosciute a livello internazionale e nazionale (OMS e CTS) dubitavano della loro utilità nel contrasto alla diffusione del virus.
Ora la regione lombarda è l'ultimo 'baluardo' rimasto dei (sempre meno) sostenitori della reale efficacia delle mascherine, mentre altre parti d'Italia hanno preferito la linea morbida già da diverse settimane coi suggerimenti di numerosi esperti secondo cui la controproducenza dell'uso delle mascherine - specie all'aperto - sarebbe evidente creando danni collaterali all'organismo senza però avere un determinante ruolo per evitare il contagio.
Sul fronte dei comportamenti, i cittadini sembrano adottare sempre più la linea 'fai da te', col rispetto dell'obbligo che viene sempre meno col passare dei giorni, portando mascherine abbassate o addirittura non portandole affatto non solo nelle scene di 'movida' dei giovani ai tavoli dei locali, divenuti i nuovi 'capri espiatori' di questa fase da parte dei giustizialisti, sostituendo i 'runner-untori' della fase più acuta dell'emergenza.
Il messaggio di richiesta di vedersi restituire le proprie libertà è chiaro e trasversale, l'insofferenza per le mascherine abbinate a regole contraddittorie e poco aderenti alla realtà è palpabile con l'impressione di essere trattati sempre più come bambini da educare, ma la Lombardia ha scelto di continuare per la sua strada con una gestione delle fasi-Covid che continua a non soddisfare una fetta consistente dei propri abitanti.