Il 54enne, già noto ai Carabinieri per pregresse vicende giudiziarie per reati in materia finanziaria e contro il patrimonio, subito dopo aver ripreso il veicolo aveva comunicato al suo conoscente di aver saputo che un meccanico del luogo, indispettito, gli aveva scattato delle foto mentre sostituiva le gomme e che era intenzionato a denunciarlo per i presunti lavori in nero.
Per mediare ed evitare che partisse la denuncia, il 54enne si era fatto consegnare duecento euro che dovevano essere dati al fantomatico meccanico. Il 34enne preoccupato aveva pagato senza batter ciglio, ma non immaginava che quella era solo la prima di una serie di richieste di denaro che avrebbe dovuto sborsare per ottenere il silenzio del pregiudicato.
Da quel momento infatti l’autista aveva iniziato a ricevere una serie di telefonate e di messaggi dai toni minacciosi.
Preoccupato per quello che gli stava capitando, si è rivolto ai Carabinieri di Cevo per denunciare il tentativo di estorsione.
La richiesta era esosa, servivano altri 3500 euro per chiudere la vicenda. La vittima dell’estorsione si era detta disponibile a consegnare 1500 euro e i due si erano accordati per vedersi a Darfo Boario Terme.
All’incontro si sono però presentati anche i Carabinieri di Cevo e del Nucleo Operativo della Compagnia di Breno che hanno assistito alla consegna del denaro. Il pregiudicato è salito sull’auto della vittima, ha preso i soldi e mentre si allontanava a piedi è stato bloccato dai militari che lo hanno dichiarato in stato di arresto per estorsione. Il Gip del Tribunale di Brescia ha convalidato l’arresto e gli ha applicato i domiciliari.