All’incontro si è parlato di biodiversità possibile, tra impegno ministeriale e nuove idee sull’impollinazione, puntando ad una agricoltura “di precisione”.

Apot è stata invitata all’incontro tenutosi a Roma, presso la biblioteca del Senato, insieme ai massimi vertici istituzionali del sistema agricoltura e tutela ambientale del nostro territorio.
Nell’incontro, dal titolo “Un’agricoltura produttiva e un ambiente vivo e ricco in termini di biodiversità possono convivere”, è emerso come l'agricoltura sia sempre più un importante punto di bilanciamento e cardine dello sviluppo sostenibile del nostro Paese e come le nostre imprese e istituzioni siano orientate verso progetti e attività finalizzate ad aumentare la sostenibilità delle pratiche agricole, non solo per un’apertura verso una nuova economia, ma anche per la tutela dei consumatori e dei residenti presso le comunità prossime ai siti di coltivazione.
Il dottor Alessandro Dalpiaz, direttore di Apot, è stato invitato per poter presentare la realtà trentina, ove la relazione tra ambiente, pratiche agricole e collettività è monitorata da anni.
“È importante e costoso l’impegno dei nostri produttori di mele nel cercare di accrescere la sensibilità verso questi temi e implementare novità in grado di migliorare il rapporto tra le necessarie pratiche agricole, ambiente e collettività” – ha affermato Alessandro Dalpiaz direttore di Apot ed Assomela – “Non è facile far crescere un settore con 15.000 produttori che rappresentano aziende spesso minuscole; per sviluppare al meglio questo compito credo sia fondamentale investire nel sistema cooperativo che dal punto di vista sociale coinvolge 4mila occupati. Oggi ritengo necessario che a livello ministeriale si valuti anche la ‘sostenibilità legislativa’, che suggerisca normative dagli obiettivi condivisibili ma anche chiare e applicabili da tutti gli operatori. Si tratta in sostanza di cercare una strada che chiuda il gap tra idealità degli obiettivi e percorribilità normativa. A mio avviso anche questo fa parte del concetto di sostenibilità”.
Una provocazione positiva quella di Apot, che ha subito fatto scaturire per metà marzo alcuni appuntamenti presso il Ministero della Salute e quello dell’Ambiente; obiettivo confrontarsi per favorire una migliore sinergia tra obiettivi normativi, strumenti applicativi ed esigenze pratiche delle aziende agricole.
L’incontro di Roma è stato lo spunto anche per la presentazione di “Operation Pollinator”, il progetto multifunzionale di Syngenta che rappresenta un esempio concreto di come si possa far convivere un’agricoltura produttiva con un ambiente vivo e ricco in termini di biodiversità seminando aree marginali ai campi con essenze ricche di polline e nettare.
Il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali Maurizio Martina, intervenuto al seminario, ha citato infine le risorse che nella legge di stabilità sono destinate ad investimenti nel campo delle biotecnologie intelligenti - 21mio - per accelerare la selezione di piante più resistenti alle patologie, sottolineando la necessità di puntare su un’agricoltura di "precisione" per puntare con sempre maggiore decisione all’obiettivo “sostenibilità”.
Apot rappresenta i consorzi “Melinda”, "La Trentina" e “Valli Trentine”, con 5.070 soci produttori in 8.961 ettari di meleti. Il sistema occupa negli stabilimenti 1400 lavoratori; la produzione di mele del 2015 è stata di circa 500.400 tonnellate.