I militari seguivano infatti l’autovettura condotta dalla ragazza ed avevano percepito che qualcosa, nel suo modo di guidare, non andasse per il verso giusto: aveva impegnato la strada immettendosi da una via secondaria in velocità e, sebbene in un contesto di traffico urbano, restava molto vicina all’auto che la precedeva frenando spesso e bruscamente. I carabinieri, che avevano per questo deciso di verificare le condizioni psicofisiche del suo conducente, non sono però riusciti a farlo in tempo: l’incidente si è verificato infatti pochi metri dopo, sotto i loro occhi.
I medici dell’ospedale di Cles hanno ricoverato, in osservazione, il 70enne (solo lui ha riportato lesioni), il quale ha avuto la peggio. Non versa in pericolo di vita ma ha riportato lesioni sternali che potrebbero comportare tempi di guarigione piuttosto lunghi. Per questo, qualora la prognosi dovesse superare i 40 giorni, cosa piuttosto verosimile, la donna risponderebbe di lesioni stradali gravi (il delitto, quando commesso da persona con un alto tasso di alcolemia, è punito con la reclusione da 3 a 5 anni). Alla predetta, intanto, è stata ritirata la patente, documento che potrà essere sospeso per un periodo minimo di un anno (qualora condannata per il reato di cui si è detto, la patente verrebbe revocata).
Quello di ieri, per la cronaca, è il quinto ritiro di patente per guida in stato di ebbrezza eseguito dai carabinieri della Compagnia di Cles negli ultimi 15 giorni.