Le Terme di Pejo, grazie infatti alle peculiarità della sua sorgente, curano in modo naturale alcuni disturbi delle articolazioni, della circolazione venosa e linfatica, della pelle, delle vie respiratorie, dell’apparato gastroenterico e delle vie urinarie.
Nel convegno, inserito nel programma dell’evento “Viviamo l’acqua” che anima il centro termale sino al 10 luglio, è stato approfondito il ruolo dell’Acqua nello sport, grazie alla presenza di relatori di assoluto livello, come il professor Mario Cristofolini specialista in dermatologia che si è soffermato sul tema «Idroterapia termale: un’opportunità per lo sport», quindi il dottor Giovanni Bonafaccia dell’Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma che ha esposto riflessioni su «Idratazione nella pratica sportiva», ed infine il dottor Giovanni Rubino, specialista in idrologia medica che ha approfondito il tema «Acque minerali e bilancio idrosalino nello sportivo».
Molteplici i dati e le indicazioni emerse nelle tre esposizioni, mirate al ruolo che ha l’acqua nel corpo umano (composto da circa il 65% da H2O), dai consigli di utilizzo dell’acqua prima, durante e dopo gli allenamenti e le gare, fino al ruolo che può avere l’acqua anche nella preparazione atletica, praticando esercizi in centri termali o centri specializzati. E su questo aspetto ha portato una significativa testimonianza proprio Nadia Fanchini, che nella sua carriera sportiva ha avuto a che fare con una serie innumerevole di stop e infortuni: «Con i problemi alle ginocchia – ha spiegato la due volte medagliata ai mondiali di sci alpino – non posso prepararmi fisicamente come le mie compagne di squadra. I miei allenamenti li faccio prevalentemente in acqua in centri specializzati, dove riesco a potenziare la muscolatura lavorando con esercizi che non vanno a caricare sulle articolazioni, incidendo in maniera positiva anche sull’allenamento cardiovascolare».
Le atlete azzurre, che nella stessa giornata hanno svolto un test tecnico, hanno sinteticamente ragguagliato i tifosi e i giovani sciatori presenti presso l’auditorium sullo stato di forma e sugli obiettivi, anche per se per alcune sono settimane di recupero dagli infortuni. Le più giovani pensano a partire subito forte, le veterane a centrare risultati di rilievo in Coppa del Mondo e ai Mondiali di St. Moritz che si disputeranno nel febbraio 2017.
A seguito di questo interessante incontro, al quale hanno preso parte dirigenti sportivi, ma pure giovani atleti degli sci club del Trentino, si è ipotizzata anche una possibile collaborazione fra le strutture termali di Pejo e la nazionale italiana dello sci.