Le due tipologie di equipaggi (due autisti volontari, o un autista volontario più un infermiere APSS) garantiscono la copertura di una zona vastissima, infatti il territorio di competenza comprende i Comuni di Dambel, Romeno, Cavareno, Amblar - Don, Ronzone, Ruffrè, Borgo d’Anaunia, parte del Comune di Novella e il percorso turistico compreso fra il Passo Mendola e il Passo Palade".
Secondo i dati riportati anche dall’associazione Volontari Fondo, ci sono delle oggettive difficoltà, soprattutto rispetto alle distanze, poiché la postazione di Fondo dista 23,8 chilometri dall’ospedale di Cles e dalla sede di Trentino emergenza, ed il tragitto Cles - Fondo in ambulanza (non in emergenza) richiede un tempo di circa 30 minuti.
Demagri sottolinea che l’attuale progetto di collaborazione fra Trentino emergenza ed i volontari è in sperimentazione dal 2017, ed è stato rinnovato ogni anno in quanto la presenza dell’infermiere ha potuto garantire molti benefici.
“Questa collaborazione fra volontari e professionisti da risultati positivi, come ad esempio la maggior appropriatezza di intervento e la possibilità di somministrazione precoce della terapia. E’ indubbio che l’attuazione di interventi avanzati grazie alla presenza di un infermiere sia fondamentale e da anche maggior sicurezza ai volontari nel garantire il loro intervento - continua Demagri - inoltre questa sinergia permette nei tempi di attesa la formazione dei volontari da parte degli infermieri.”
In conclusione le domande alla Giunta provinciale, che riguardano la disponibilità ad implementare il personale per garantire sette giorni su sette un servizio integrato fra volontari e infermieri.
“Chiediamo alla Giunta di intervenire per risolvere questa situazione, dimostrando che anche nei fatti e non solo a parole le Valli hanno la stessa dignità delle città. In questo caso parliamo di un territorio vastissimo con un servizio insufficiente", concludono i consiglieri provinciali del PATT.