Val Martello - Neve, neve e ancora neve, ma i volontari della Val Martello non si sono persi d’animo, permettendo che l’evento si svolgesse senza nessun problema e oggi, al Centro del Biathlon altoatesino, si disputava l’ultima giornata di gare di IBU Junior Cup, con una pursuit a concludere il ‘parziale’ sprint di ieri, di 10 km per le donne e di 12.5 km per gli uomini. La prima vittoria è andata con una grande rimonta alla svizzera Amy Baserga sulla polacca Daria Gembicka e la francese Paula Botet, più attardate le azzurre con Linda Zingerle a strappare la nona posizione. Foto @Newspower.it.
Ma il tripudio è stato tutto al maschile, con il trentino Tommaso Giacomel ad agguantare il primo successo in carriera, rimontando dalla terza posizione lo svizzero Niklas Hartweg: “Oggi è stata dura ma ho avuto dei buoni traini, con la possibilità di risparmiare tanta energia, direi molto bene – afferma Giacomel. - Pensavo sinceramente di fare il primo giro da solo, ma ho visto che le gambe c’erano e così sono andato a prendere il francese. Al poligono ho avuto invece una buona dose di aggressività e calma, che ha pagato”. Si tratta della prima vittoria in IBU Junior Cup per Giacomel che fino ad ora aveva collezionato secondi e terzi posti: “Sono veramente felice. Queste gare servono per imparare”. Soddisfatto anche Patrick Braunhofer, terzo sul traguardo: “è andata meglio delle competizioni precedenti. Manca ancora un po’ ma decisamente la forma è migliore delle passate settimane. La rimonta è stata dura fino all’ultimo con lo svizzero, ma ho tirato troppo all’inizio ed ero subito cotto. Dopodiché ho deciso di proseguire regolare terminando regolare”. Tre errori al poligono per i primi due classificati, uno soltanto per Braunhofer che si conquista così il gradino più basso del podio. Decimo Didier Bionaz, 16° Daniele Fauner che aveva già compromesso la propria prova nelle prime fasi. Tra le donne, praticamente inesistenti i distacchi di partenza tra la polacca Gembicka e la svizzera Baserga, a 35 secondi invece l’altra elvetica Meier, con la nostra Beatrice Trabucchi a circa un minuto. Insidiosa l’ucraina Anastasiia Rasskazova, ma tutte le biatlete rientravano in gioco vista la copiosa nevicata e la non perfetta visibilità al poligono.