Nelle zone montane viene denunciata una chiara disparità di trattamento rispetto ad altre situazioni con maggior rischio di assembramento quali, ad esempio, i centri commerciali.
La speranza è quella di un'apertura dopo l'Epifania, si attendono delucidazioni da Roma in merito a date, modalità, norme e protocolli ancora in via di approvazione.
Intanto, la protesta dei cittadini è trasversale, dagli stagionali ai lavoratori nei negozi locali (qui l'iniziativa nel weekend in Val di Sole), dai residenti delle zone montane ai turisti coi proprietari della seconde case che non avendo potuto usufruire di un bene per alcuni mesi a seguito del lockdown sono pronti a class-action per non versare la quota di imposte e tasse. Il riferimento è alla TARI e all'IMU. Un gruppo di proprietari di seconde case ha affidato a un avvocato l'istanza per poter valutare gli estremi nei confronti dei Comuni per rideterminare le tasse.
L'iniziativa è ad ampio raggio e non è solo nelle località dell'Alta Valle Camonica e Val di Sole. Anche in altre valli della Lombardia e del Trentino sono in corso approfondimenti da parte di civilisti per verificare iniziative legali nei confronti delle decisioni degli ultimi mesi, per larga parte ingiuste per libertà di imprese e cittadini, inefficaci nella lotta al contagio e sicuramente totalmente contraddittorie e controproducenti per il futuro sempre più buio del Paese.