Pieve di Bono - La clamorosa protesta dei sei lavoratori a Pieve di Bono (Brescia) ha lasciato il segno. Immediate le reazioni politiche e primi accertamenti sull'impresa sub appaltatrice dei lavori del centro di aggregazione giovane di Pieve di Bono.
L'ASSESSORE SPINELLI - È rientrata, anche a seguito dell'interessamento dell'assessorato provinciale al lavoro la protesta di alcuni operai di un cantiere a Pieve di Bono, aperto per la realizzazione del nuovo centro di aggregazione giovanile del Comune.
Per dare maggiore visibilità alla loro protesta i lavoratori, che lamentano il mancato pagamento di alcune mensilità, sono saliti sul tetto della costruzione. L’assessore provinciali allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli (a destra nella foto con accanto Andrea Grosselli della Cgil) ha attivato i competenti uffici dell’amministrazione per avviare con gli altri soggetti gli opportuni accertamenti sulla situazione. "Le autorità si stanno attivando – sottolinea l’assessore Spinelli – al fine di acquisire tutti gli elementi necessari a definire esattamente i contorni della vicenda. I lavoratori interessati, nel frattempo, in seguito alle rassicurazioni che abbiamo presentato loro, sono scesi dal tetto del cantiere.