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Marcheno, evasione fiscale: chiesta condanna per Giacomo Bozzoli e il padre

Brescia - Per una presunta evasione fiscale Giacomo Bozzoli, nipote dell’imprenditore scomparso dalla fonderia di Marcheno l’8 ottobre 2015, e il padre Adelio, contitolare della fabbrica di Marcheno (Brescia), rischiano una condanna di un anno e due mesi e di un anno e nove mesi.

E' quanto richiesto dalla Procura di Brescia nei loro confronti e di altri 23 imprenditori bresciani finiti nei guai durante un controllo della Guardia di Finanza del 2019.


Secondo l'accusa i Bozzoli avrebbero inserito nella dichiarazione 2014 un milione e 23mila euro di fatture false, mentre tre anni dopo avrebbe emesso fatture irregolari superiori a 900 mila euro. Così Giacomo e Adelio Bozzoli sono finiti davanti al Gup di Brescia per evasione fiscale. Il legale della famiglia Bozzoli, l’avvocato Luigi Frattini, ha chiesto l'assoluzione, perché - nella sua tesi difensiva - parla di costi reali, con tanti di scritture di magazzino. Il 25 maggio la decisione del Gup del tribunale di Brescia.


Ultimo aggiornamento: 09/02/2021 07:50:28
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