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Intestatari fittizi di 200 auto, denunciati dai carabinieri tra Valle Camonica e provincia di Bergamo

Cevo – Intestatari fittizi di auto scovati e denunciati dai carabinieri: individuate cinque persone che si sono intestate 200 auto.


CINQUE PREGIUDICATI NEI GUAI


I carabinieri della Stazione di Marone supportati dalla Compagnia di Chiari e da personale della Sezione di P.G. Carabinieri di Milano, coordinati dalla Procura di Milano e Brescia, hanno condotto una complessa attività d’indagine sull’intestazione fittizia di autovetture che ha portato all’individuazione di cinque pregiudicati nullatenenti, rispettivamente: un 54enne bresciano residente a Cevo; un 27enne romeno residente a Fara Gera d’Adda; una 45enne romena residente a Cassano d’Adda; un 26enne romeno residente a Trezzo sull’Adda; un 27enne romeno residente a Berbenno.


I militari hanno scoperto che i soggetti indagati acquistano generalmente veicoli usati, con gravami amministrativi commercialmente invendibili, per poche centinaia di euro. Essendo dotati di partita iva e iscrizione alla Camera di Commercio, approfittano della Legge Dini per pagare pochi euro i passaggi di proprietà contro i 300-400 euro richiesti ad un privato.

Successivamente il veicolo era ceduto al reale utilizzatore per una somma di circa 5.000 euro. Con questo metodo il veicolo, regolarmente assicurato e con i documenti in regola, risulta pulito ad un controllo su strada da parte delle forze di polizia ma, in caso di reato, è molto difficile risalire al reale utilizzatore.


L’indagine ha permesso ai carabinieri di individuare un totale di 200 autovetture intestate ai cinque indagati che convocati in caserma hanno riferito di non sapere dove si trovano i mezzi e chi li abbia in uso. Accertata la fittizia intestazione i militari hanno proceduto all’elevazione dei verbali di contestazione ex art.94 Codice della Strada per un totale di 78.336 euro a carico degli intestatari, che sono stati inoltre denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di cui agli artt.81, 379, 48, 479 e 640 co.2 c.p. (reato continuato, favoreggiamento reale, errore determinato dall’altrui inganno, falsità ideologica e truffa ai danni dello Stato).


I militari hanno poi proceduto, su mandato dell’Autorità Giudiziaria, al blocco delle anagrafiche presso i registri pubblici in modo da non far intestare ulteriori autovetture e radiato dal Pubblico Registro Automobilistico i veicoli individuati. Il valore complessivo delle auto radiate ed in corso di radiazione è di 1.100.000 euro.

Ultimo aggiornamento: 08/11/2019 11:56:12
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