Tutti gli operai erano costretti a lavorare in condizioni precarie, sia in ambito igienico-sanitario che in quello sulla sicurezza sui luoghi di lavoro senza rispettare le prescrizioni in materia di contenimento del coronavirus.
Nella struttura, sono state scoperte numerose stanze abusive, alcune prive di finestre, nonchè una zona dedicata alla preparazione di pasti e un servizio igienico in precario stato di manutenzione e pulizia. Pertanto, la Divisione Polizia Amministrativa ha proceduto a redigere il verbale di contestazione amministrativa per la violazione delle norme in atto per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 a carico del responsabile, oltre ad applicare contestualmente la chiusura dell’attività per cinque giorni, in attesa dell’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’attività da parte del Prefetto.
Inoltre, personale dell’Ispettorato del lavoro - ai sensi dell’art.4 D.lvo 81/2008 - ha sospeso l’attività in questione per la presenza di sei dipendenti privi di regolare contratto di lavoro, mentre personale dell’Ufficio Immigrazione valuterà tutte le posizioni amministrative dei lavoratori trovati all’interno del laboratorio.
Il Questore Leopoldo Laricchia ha così commentato l'operazione: “Si tratta di attività delittuose che pregiudicano la salute e il lavoro quali diritti costituzionalmente garantiti e pertanto devono essere colpite con assoluto rigore, vieppiù nell’attuale emergenza epidemiologica di rilevanza internazionale che ha richiesto l’adozione di misure eccezionali di contenimento del contagio sia in riferimento alla circolazione delle persone che all’esercizio delle attività commerciali e aziendali ” .