Contemporaneamente, ci si è dimenticati di investire sui mezzi stradali dell’emergenza.
Solo di recente si è preceduto a sostituire ambulanze che viaggiavano anche con 400 mila chilometri all’attivo e si è sempre più fatto ricorso ai servizi privati a pagamento per il trasporto infermi, dimenticandosi di valorizzare sia mezzi che personale di Trentino Emergenza.
Poi...gli elicotteri hanno iniziato a cadere.
Ne è caduto uno in Val Nambino in un intervento che in molti hanno messo in discussione; ne è caduto recentemente un altro a Trento sud e adesso, l’unico elicottero disponibile oltre al sempre verde Dauphine con oltre trent’anni di carriera, ha perso il portellone durante un intervento di emergenza.
Considerato che gli elicotteri, in mancanza del presidio sul territorio per scelta politica, dovrebbero sostenere l’intera rete dell’emergenza è ragionevole chiedersi quali siano i rischi che corrono i trentini in queste giornate in cui un altro elicottero è in manutenzione e l’altro perde le porte.
Tutto ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia per conoscere
1. se l’unico vecchio elicottero rimasto in servizio è in grado di assicurare il servizio di emergenza e urgenza di cui ha bisogno il Trentino;
2. le tempistiche previste per il rientro in servizio di almeno un elicottero Agusta;
3. vista la sequenza di eventi negativi che contraddistinguono l’attività del Nucelo Elicotteri, se è intenzione della Giunta avviare una qualche forma di verifica sulle ragioni;
4. se è intenzione della Giunta tornare a potenziare sia in termini di mezzi che di personale l’unità operativa di Trentino Emergenza, tenuto conto che le ambulanze recentemente acquistate, hanno solo sostituito mezzi ormai inutilizzabili", consigliere provinciale Filippo Degasperi (nella foto).