Un piano di riqualificazione, questo, che dovrebbe avere particolare attenzione per le linee ferroviarie della nostra provincia anche in virtù dell'evento olimpico in programma nel 2026.
Ma, a fronte degli annunci che ci fanno pensare ad un futuro roseo per la nostra mobilità ferroviaria, non possiamo tralasciare le condizioni attuali che, invece, ci prospettano i soliti continui disagi per l'anno in corso e molto probabilmente, volendo essere ottimisti, anche per il prossimo anno.
Dunque, ciò che ci aspettiamo dai gestori del servizio ferroviario è sin da subito un intervento forte sulla manutenzione e, soprattutto, sulla manutenzione delle infrastrutture ferroviarie.
In pratica, nell'attesa che sopraggiunga l'ammodernamento del materiale, sia rotabile che infrastrutturale, è necessario implementare la manutenzione ordinaria affinché il materiale attualmente in essere, seppur vetusto e superato, sia comunque funzionante in modo accettabile.
I pendolari valtellinesi e valchiavennaschi, assieme a coloro che vengono a trascorrere le vacanze nelle nostre valli, non possono aspettare il 2026 per avere un servizio ferroviario accettabile, anche perché il “sacrosanto” diritto alla mobilità deve sussistere in quanto loro diritto e non dipendere dall'evento olimpico in programma per quell'anno.
La Cisl di Sondrio ritiene, dunque, fondamentale insistere sulla necessità di implementazione immediata degli interventi manutentivi e ne farà esplicita richiesta anche al tavolo sulla tematica dei trasporti la cui convocazione è stata sollecitata nei giorni scorsi, assieme a CGIL e UIL, al Presidente dell'Ammistrazione provinciale di Sondrio".