Trento - Taglio delle tasse ai lavoratori non solo a spese dei trentini. Cgil Cisl Uil preoccupati per le regole sui conti della Pat: si tratta di un meccanismo di regolazione che tutela il bilancio della Provincia. “La giunta apra alla concertazione e si investano risorse per il lavoro e la crescita”.
“Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori è una misura di attesa da tempo e necessaria, che è ossigeno a molte famiglie anche in Trentino. Il Governo, però, non può scaricare totalmente sul bilancio della Provincia il costo di questo provvedimento ”. Lo dicono in una nota unitaria le segreterie di Cgil Cisl Uil del Trentino che non nascondono la loro richiesta per il fatto che una misura giusta per i lavoratori finisca per tradursi in un impatto sulla finanza di Piazza Dante. “Al sottosegretario Fraccaro ea tutto il Governo va ricordato che il Trentino ha fatto sempre la propria parte - dicono i sindacati -, fin dal 2009 contribuendo al risanamento dei conti statali peggiorati a causa della grande recessione. Se il governo finanzia a debito questa manovra di riduzione delle tasse, questo non può farlo nella Provincia.
La strada per farlo c'è già è già prevista nell'ultima legge finanziaria dello Stato, con un articolo ad hoc che, seppur non del tutto condiviso da Trento e Bolzano, deve essere concretamente alla possibilità che ci sia una compensazione tra quanto la Provincia di Trento versa per il risanamento dei conti pubblici nazionali e che che il taglio del cuneo fiscale avrà sul bilancio provinciale.