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Domenica, 5 gennaio 2020

Speciale allenamento dell'US Bormiese

Bormio - Non c’è niente di meglio dello sport per creare legami e oltrepassare le barriere, soprattutto quelle mentali; lo si è verificato appieno venerdì nella palestra di Bormio, dove il settore Basket dell’US Bormiese ha approntato un allenamento molto speciale anzi, unico nel suo genere, perché per qualche ora hanno giocato e si sono allenati insieme fra loro una trentina di ragazzi con competenze ed esperienze molto diverse. Foto @Maiolanna US Bormiese.


usbI ragazzi del settore Basket, i ragazzi del settore Handy Sport e i ragazzi della Polisportiva Handicap Biellese (PHB) tutti uniti all’insegna della pallacanestro. Franco Ravinetto ha avuto l’intuizione di “mescolare le carte” e ne è scaturito un pomeriggio brioso e istruttivo, anche per il pubblico che si è trovato ad assistere all’inconsueta situazione. Guarda che visi felici – dice Franco – stanno facendo tutti una grande esperienza, che sono sicuro insegnerà loro qualcosa. Bisogna che i ragazzi si mescolino tra di loro per assimilare ciò che di buono c’è in ciascuno…. E allora via tutti quanti, bormini e biellesi, a rincorrere palloni e birilli, chi con l’ausilio di un tutore, chi con un accompagnatore per sentirsi più sicuro; qualcuno scorazza per tutta la palestra con l’argento vivo addosso e qualcun altro fa il tifo a chi è più affaticato...

tutti indistintamente con la voglia di giocare, anche se il compagno di squadra veste una maglia diversa dalla propria. Italo Monfermoso, l’allenatore della PHB, è entusiasta di questa occasione perché non capita molte volte ai suoi ragazzi di potersi confrontare con altre realtà… ed è un peccato, perché i giocatori della PHB che abbiamo visto a Bormio sono pronti, scattanti, precisi nel tiro a canestro e non a caso sono campioni d’Italia per il secondo anno consecutivo nel campionato FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo relazionali). Ma soprattutto – ci tiene a sottolineare Italo – hanno una grandissima disponibilità di accoglienza ed è questo che fa una vera squadra: si aiuta e si sostiene a vicenda. Alcuni di loro giocano ininterrottamente da 15 anni, abbiamo anche una mamma-giocatrice e un capitano che, per il suo carattere posato, costituisce un riferimento fondamentale per tutti gli altri. E i nuovi arrivati si sono subito integrati: qui l’inclusione la mettiamo in pratica tutti i giorni!


Per circa due ore Franco e Italo con i loro aiutanti volontari hanno organizzato esercizi, giochi e anche piccole gare di competizione, con tutti i ragazzi mescolati in 4 squadre diverse. Un “melting pot” che si è concluso con una cena in compagnia, magari scambiandosi qualche segreto sul proprio sport preferito: infatti, mentre il basket è praticato dalla Polisportiva Handicap Biellese e dall’US Basket in modo pressoché esclusivo, i ragazzi dell’US Handy Sport, al contrario, sono votati al multisport e sono tante le discipline in cui si dilettano e si mettono alla prova, raccogliendo anche loro qualche meritato successo come agli Special Olympics.

Ultimo aggiornamento: 05/01/2020 00:55:01
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