Inoltre ha sottolineato la necessità di un’attività indirizzata a far conoscere alla popolazione i rischi esistenti sui rispettivi territori e sui comportamenti diretti all’autoprotezione (che devono essere puntualmente conosciuti in quanto differenti a seconda del tipo di emergenza che si dovesse verificare), nonchè all’importanza del coinvolgimento delle scuole e alla necessità di promuovere, anche a livello intercomunale, esercitazioni di protezione civile.
Ha comunicato che è in corso di valutazione l’ipotesi di ridurre a 5, rispetto all’attuale previsione di 10, il numero dei Centri Operativi Misti (C.O.M.) facendoli coincidere con le 5 Comunità Montane nelle quali è suddivisa l’intera provincia, con sede presso le Comunità Montane stesse o altre sedi da esse individuate, anticipando di aver richiesto a tal fine al Ministero dell’Interno l’assegnazione di fondi per l’acquisto di moderni apparati per l’efficientamento delle comunicazioni radio, in uso all’Associazione Radioamatori (ARI).
Per quanto riguarda la pianificazione di Protezione Civile, la Comunità Montana ha rappresentato che il Piano intercomunale di Protezione Civile, adottato nel 2004 ed approvato da tutti i Comuni in essa ricompresi (ed aggiornato parzialmente nel 2011 con cartografia online a disposizione anche di tutta la cittadinanza), è attualmente in fase di revisione che sarà ultimata agli inizi di aprile di quest’anno; tra aprile e maggio prossimi ci sarà poi, a cura di ciascun Comune, l’approvazione definitiva con la successiva pubblicazione sui rispettivi siti web dei contenuti del Piano e della cartografia, che saranno a disposizione di tutta la popolazione.
Nel corso dell’incontro sono emerse alcune esigenze comuni a più ambiti territoriali e che si possono così riassumere: richiesta alla Regione Lombardia di implementare i fondi e gli interventi per la manutenzione del reticolo idrico maggiore, per le quali i Comuni non hanno risorse e personale sufficienti per provvedervi direttamente; neecessità di incrementare il numero di volontari appartenenti ai gruppi comunali ed intercomunali di protezione civile e di un loro ricambio, evidenziandosi una diminuzione della componente giovanile. Gruppi e associazioni sono presenti in quasi tutti i Comuni; quelli che ne sono sprovvisti sono convenzionati con la Comunità Montana, che si occupa anche della formazione dei singoli volontariecessità di ottenere fondi regolarmente strutturati e costanti per manutenere tutte le opere, in particolare quelle idrauliche previste ed attuate grazie ai fondi provenienti dalla Legge Valtellina, dopo l’alluvione del 1987; necessità di interventi in materia di viabilità in particolare legati all’esistenza di vari passaggi a livello con le connesse problematiche di sicurezza e di viabilità alternativa, e di ponti in alcuni casi non più idonei al nuovo tipo di traffico presente sulle strade; condizioni di vulnerabilità dovute all’esistenza di situazioni di dissesto idrogeologico per far fronte alle quali i singoli Comuni non hanno risorse sufficienti, col rischio che ciò possa determinare situazioni di costante pericolo per la popolazione interessata.
Sono state poi segnalate situazioni più specifiche, riguardanti per es. la frana di Spriana (Sindaco di Sondrio) o quella del torrente Finale (Sindaco di Berbenno) o del Torrente Valfontana (Sindaco di Chiuro) o ancora la frana nel comune di Caiolo (Sindaco). Tutte situazioni già conosciute e per le quali il Prefetto ha assicurato attenzione, riattivando laddove ritenuto opportuno i tavoli già esistenti (come per esempio il caso della frana di Spriana, che sarà trattato a breve con la partecipazione, oltre che dei Sindaci dei Comuni interessati, anche dei rappresentanti di Regione Lombardia e del Provveditorato Interregionale per le Opere pubbliche).
Altro tema trattato, e molto sentito dagli Amministratori locali, è stato quello dei segretari comunali. Il Prefetto ha ricordato che al riguardo ha informato tutti i Sindaci, con circolare del 16 gennaio 2020, circa le iniziative recentemente assunte dal Governo in ordine alle problematiche legate alla carenza delle figure professionali di cui si tratta, comunicando che il prossimo 19 febbraio si terrà in Prefettura una riunione con tutti i Segretari comunali della Provincia proprio per avere un confronto con i diretti interessati e per raccoglierne le istanze.
Si è infine fatto cenno all’opportunità di implementare le modalità di collaborazione tra le Polizie locali dei Comuni facenti parte del comprensorio della Comunità Montana di Sondrio, privilegiando l’adesione a Corpi già strutturati, al fine di gestire al meglio il servizio.
Il Prefetto ha, infine, anche in questo incontro ribadito l’intenzione di far visita, nei prossimi mesi, alle singole realtà comunali per un contatto più diretto con gli amministratori locali e le relative comunità.