E questo senza contare il fatto che l’arbitrato previsto da tale Accordo, denominato Isds (Investor state dispute settlement) ci farà finire nelle mani di qualche multinazionale interessata solo ed esclusivamente al proprio profitto.
Il Movimento 5stelle, formazione di maggioranza all’interno della compagine “contiana”, non può permettersi di cambiare idea anche sul CETA, visto e considerato che durante la campagna elettorale per le elezioni politiche 2018 i candidati grillini avevano preso uno specifico impegno contro il CETA. Inoltre lo stesso Ministro Di Maio, pochi mesi fa, aveva dichiarato che la ratifica del CETA non sarebbe passata in Parlamento. Ovviamente queste prese di posizione si sommano a quelle sui vaccini, su Bibbiano, sull’Ilva, su Alitalia, sul Partito Popolare Europeo… e a breve anche sulla TAV, dove il M5S sta praticamente negando se stesso. Anche sugli accordi commerciali internazionali ci sono state delle incongruenze, ricordo ad esempio il caso JEFTA (Japan-Eu free trade agreement) un accordo commerciale tra Giappone ed Unione Europea simile al CETA ed approvato dal Parlamento Europeo lo scorso dicembre, anche grazie al voto degli europarlamentari grillini.
Ci auguriamo che il M5S dia indicazioni ai propri parlamentari di non votare a favore della ratifica del CETA, come ci auguriamo anche che la stessa Minista Bellanova torni al periodo in cui lavorava come bracciante agricola, per ricordarsi quanto sia importante l’agricoltura e quanto vada protetta da quei signorotti che sanno ragionare solo con le calcolatrici per gonfiare il proprio portafoglio, in barba all’ambiente, alla salute, alla giustizia ed al Made in Italy", Sergio Binelli, segretario organizzativo di Agire per il Trentino.