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Nuovo supermercato a Iseo, Legambiente ricorre al Consiglio di Stato

Iseo - Nuovo supermercato LIDL, Legambiente Basso Sebino non ci sta e ricorre al Consiglio di Stato. L’idea che l’area umida dei Gorzoni-viale Europa diventi un poco alla volta un supermercato all’aperto, a Legambiente Basso Sebino proprio non va giù.


"Al supermercato “Conad”, autorizzato dalla giunta comunale precedente di Iseo, si vorrebbe ora aggiungere un secondo supermercato della catena “LIDL”: ciò trasformerebbe di fatto la zona in una colata di cemento, che avrebbe effetti negativi sia sull’ambiente che sul disastrato commercio di vicinato, composto ormai da pochi piccoli negozi ancora miracolosamente aperti. L’area interessata dall’intervento è posta a ridosso di un Sito di Importanza Comunitaria (la Riserva Naturale Torbiere del Sebino, riconosciuto come Zona di Protezione Speciale (ZPS) fondamentale per la tutela della biodiversità. Le aree oggetto di intervento, oltre che protette dal diritto dell’Unione Europea, sono tutelate da vincolo paesaggistico sia ai sensi dell’art.

136 del d.vo 42/2004 che del Piano Paesaggistico Regionale, in quanto ricadono nello scenario lacuale dei “Laghi Insubrici”", spiegano a Legambiente Basso Sebino, guidata da Dario Balotta.
Legambiente fa ora ricorso anche al Consiglio di Stato "al fine di ottenere la richiesta di sospensione dei lavori da poco avviati, in attesa che il Tribunale Amministrativo si esprima nel merito del ricorso presentato il 28 dicembre 2020".
Le motivazioni addotte da Legambiente nel proprio ricorso sono:
"Per la zona oggetto di intervento il Piano di Governo del Territorio del Comune di Iseo afferma che “ogni progetto di intervento edilizio e/o piano attuativo dovrà essere sottoposto all’esame, Comitato Tecnico Scientifico dell’Ente Torbiere del Sebino”. Tale valutazione non è stata invece fatta;
il progetto prevede l’insediamento di un punto di vendita alimentare della catena LIDL, di circa 1.300 mq di superficie di vendita, e di oltre 2.000 mq di superficie lorda di pavimento (SLP).
questi due indici sono superiori di ben 5 volte a quelli autorizzati dal vigente strumento urbanistico.
il mancato espletamento della Valutazione di Incidenza (detta anche VIC) prescritta dalla Direttiva 92/43/CEE c.c. “Direttiva Habitat” relativa alla conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche;
la violazione dell’art. 42 - lettere a) e b) - delle NTA del Piano delle Regole (uno dei tre atti in cui si compone Il PGT) per omessa acquisizione del parere vincolante dell’Ente Riserva delle Torbiere e la conseguente violazione dei principi di precauzione e prevenzione;
il mancato espletamento della Valutazione Ambientale Strategica (detta anche VAS) in violazione della Direttiva 42/2001/CEE nonché degli artt. 1 e 5 NTA del Piano delle Regole del PGT del Comune di Iseo;
l’approvazione di un piano attuativo difforme dallo strumento urbanistico, in violazione ai principi che disciplinano la pianificazione Norme Tecniche di Attuazione del piano delle regole del Comune di Iseo rendendo difettosa l’ istruttoria. Difetto di istruttoria in ordine all’impatto del nuovo insediamento su traffico e viabilità", sostiene Dario Balotta presidente circolo Legambiente Basso Sebino.

Ultimo aggiornamento: 13/05/2021 00:02:09
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