Roma - A margine dei primi report sui primi giorni della Fase 2 (dal 4 maggio scorso) ad oggi non risulterebbero in Italia regioni con rischio alto, ma solo tre territori in cui il rischio è considerato “moderato”: in primis, ovviamente, la Lombardia, a cui si aggiungono Umbria e Molise per via di alcuni focolai “sospetti”.
“L'ipotesi delle riaperture interregionali è già ufficializzata dal presidente del Consiglio ma se qualche regione avrà dei problemi, dovrà chiudere. Niente spostamenti se una regione è ad alto rischio”. A non dare certezza della totale riapertura della mobilità interregionale a partire dal 3 giugno è il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, intervenendo alla Commissione bicamerale sul federalismo fiscale della Camera.