Al momento però non si vedono all’orizzonte sfiducie o dimissioni imminenti".
Quali rischi corre il Comune di Temù?
"Il Comune di Temù rischia di non vedersi riconosciuti i dovuti crediti e di non riuscire a risolvere la questione una volta per tutte".
Quale soluzione pensate di avanzare come minoranza?
"Questa minoranza più volte si è resa disponibile a un confronto nelle sedi opportune, alla luce del sole e attraverso regolare convocazione. Abbiamo anche proposto, nell’ultimo Consiglio comunale del 2020, l’istituzione di una commissione come previsto dallo Statuto comunale. La situazione si può risolvere come già si sta cercando di risolvere la simile questione legata alla centralina idroelettrica sita in località Gavero. Servono volontà politica e trasparenza. Inoltre, come soluzione pratica, abbiamo proposto una revisione della convenzione, a fronte anche della perizia sulla società e sulla rete del teleriscaldamento che il Comune ha commissionato alla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Brescia, e il recupero da parte del comune stesso dei crediti accumulatisi negli anni. Abbiamo avuto il coraggio politico di portare la questione della So.Sv.A.V. in Consiglio comunale, già parecchi mesi fa, così da porre all’attenzione dei cittadini una questione estremamente importante taciuta per troppi anni. La posizione della minoranza è sempre stata quella di voler risolvere in modo pacifico la vicenda senza creare danno né alla So.Sv.A.V. né al Comune e tanto meno ai cittadini utenti del teleriscaldamento. Inoltre, è nostra ferma convinzione che i rapporti con gli enti partecipati vadano portati avanti con maggior trasparenza, maggior dialogo e maggior condivisione soprattutto all’interno del Consiglio Comunale. Non vogliamo società gestite dai soliti noti in maniera “familiare” o con conflitti di interessi, ma da persone competenti e con l’unico interesse di far crescere le società e sviluppare il territorio e la sua economia. Infine, non va dimenticato che i cittadini vivono una situazione già problematica causata dalla crisi sanitaria e dalla conseguente crisi economica, non hanno tempo e voglia di assistere alle liti della maggioranza e chiedono soluzioni per ripartire. Se questa maggioranza è capace di risolvere la questione e di amministrare lo faccia, viceversa ammetta il fallimento e rimetta il mandato nelle mani degli elettori, ma nel più breve tempo possibile. Noi siamo pronti".