Brescia - Il rettore dell'Università di Brescia professor Maurizio Tira ha sottoscritto un documento con tutti gli altri rettori lombardi sulla ripartenza dell'attività accademica. Tre le parole chiave: sicurezza, regolarità, continuità.
"Il 22 febbraio scorso - si legge nel documento - prima di qualsiasi decreto od ordinanza, tutte le Università lombarde decisero di sospendere le attività didattiche (lezioni, tesi, esami), trasferendole in modalità a distanza con un rilevante sforzo organizzativo ed economico. Alcuni Atenei lombardi hanno già deliberato di proseguire cautelativamente con detta sospensione, altri hanno già deciso e adotteranno gli opportuni provvedimenti nei prossimi giorni. In ogni caso l’obiettivo è garantire in sicurezza, regolarità e continuità, la conclusione del semestre accademico e progettare il nuovo anno accademico con gli stessi principi, nella conferma che qualunque modalità didattica verrà adottata, le Università lombarde saranno pronte ad accogliere i propri studenti, soprattutto i nuovi, nelle aule, nei laboratori, negli ospedali per la ricerca.
L’Università è la sede principale della ricerca scientifica e dell’alta formazione delle nuove generazioni. Suo dovere è stato, in questi lunghi mesi, e nella drammaticità della situazione, sia far sentire la voce della scienza, sia mettere in atto le procedure per la tutela della salute pubblica, sia garantire - sia pure in remoto - continuità e qualità della didattica e dei percorsi formativi.
Sono già numerosi gli importanti risultati scientifici, spesso pubblicati su riviste internazionali e tantissimi i progetti di ricerca interdisciplinare attivati, confermando ancora una volta, l’eccellenza soprattutto nei settori della sanità, innovazione tecnologica, digitalizzazione ed internazionalizzazione, come ulteriore fattore di attrattività regionale.
Ora che è stata decisa la ripresa di alcune attività nei prossimi giorni, non basta richiamare alla prudenza e al rispetto delle regole, ricordando che la pandemia non è affatto conclusa. Bisogna ribadire con forza quel che l’Università ha rappresentato in questi mesi sul piano scientifico, formativo, sanitario ed etico.
Le decisioni politiche sulla gestione dell’epidemia e delle sue conseguenze economiche e sociali sono state sempre basate sulla scienza, sulla competenza e sull’esperienza che le Università hanno reso disponibili, con velocità e responsabilità.