Bolzano - L'ambulatorio mobile di Volontarius è un presidio sanitario per tutta la collettività. La testimonianza della dottoressa Lucia Pappalardo, pediatra di famiglia che svolge volontariato con l’ambulatorio mobile dell’Associazione Volontarius onlus.
Anche in questo periodo di pandemia, dall’ambulatorio mobile di Volontarius con sede a Bolzano organizzato in collaborazione con la Croce Bianca al quale, in occasione di ogni uscita, si rivolgono decine di persone senza dimora presenti nel capoluogo. Il camper, attrezzato ad ambulatorio mobile è già operativo dal 2017 e grazie all’aiuto di alcuni medici volontari e di operatori sanitari in questi anni ha sempre offerto il proprio sostegno di prevenzione alle persone senza fissa dimora presenti nel capoluogo. Attualmente vi sono quattro medici disponibili che svolgono la loro attività di volontariato con l’ambulatorio mobile ed il coordinamento del servizio è affidato ad Alessandro Scrinzi.
Ecco la testimonianza della dottoressa Lucia Pappalardo (nella foto), pediatra di famiglia e volontaria di questo servizio, sull'attività svolta dall'ambulatorio mobile.
"Gran parte della popolazione, probabilmente, non si pone nemmeno il problema dell’assistenza sanitaria alle persone senza dimora e dei migranti. Per questo, molti affermano, ci sono le istituzioni preposte, ma in realtà l’assistenza sanitaria a queste persone viene svolta da organizzazioni come l’Associazione Volontarius che ha risorse limitate e spesso può contare solo sull’impegno dei propri volontari, degli operatori e sulle donazioni dei privati. All’inizio della pandemia sono piovute critiche ai senza dimora ed ai migranti che passavano il loro tempo sulle panchine o nelle piazze, ma in realtà si tratta di persone che non hanno una casa in cui rifugiarsi e si sono trovati spaesati in una realtà nella quale improvvisamente erano ancora più soli e vulnerabili”, sPiega Lucia Pappalardo.
Un servizio prezioso per tutta la popolazione
L’ambulatorio mobile di Volontarius svolge un’importante attività di prevenzione e di assistenza sanitaria nei confronti di queste persone e di conseguenza, aspetto questo di cui spesso non si evidenzia appieno l’importanza, a favore di tutta la nostra collettività. Il servizio si svolge per lo più presso il centro di via Comini a Bolzano, dove sono ospitate un centinaio di persone che dall’inizio della pandemia possono rimanere all’interno della struttura anche nel corso della giornata. Altre uscite del camper sono state effettuate in piazza Verdi di fronte alla sede della mensa per assistere le persone senza dimora rimaste al di fuori delle strutture di accoglienza.
“Le persone che si rivolgono all’ambulatorio mobile – sottolinea Lucia Pappalardo - vanno dai ventenni ai sessantenni e le patologie sono molto diversificate. Sono frequenti i problemi cutanei come le dermatiti, gli eczemi e le micosi, molti hanno problemi odontoiatrici, intestinali, gastriti causate dall’alimentazione scadente, costipazione, stipsi. Poi ci sono le patologie legate alla stagione, d’inverno respiratorie poi le allergie. Spesso sono causate dalle condizioni in cui sono costretti a vivere, magari all’aperto o in uno stanzone affollato. Sono persone che, per lo più, si trovano al di fuori del servizio sanitario nazionale e non hanno un medico di riferimento in quanto non hanno i documenti necessari o vengono da altre città dove avevano un medico di base. Sono venuti a Bolzano in cerca di un lavoro e sono rimasti bloccati qui con il lockdown".
"In realtà - prosegue - il nostro servizio sarebbe solamente per coloro che non hanno un medico ma alcuni affermano di non sapere chi sia, quando riceve, dove si trovi.