Bolzano - La fotografia dei media che operano in Alto Adige è stata tracciata nel convegno "La pluralità dei media in Alto Adige", organizzato dal Comitato provinciale per le Comunicazioni, presieduto da Roland Turk, presidente del Comitato. I temi affrontati: pluralismo, minoranze e promozione dei media. E' stato fotografato il settore dei media nella provincia di Bolzano e altre regioni.
Il convegno "La pluralità dei media in alto Adige", organizzato dal Comitato provinciale per le Comunicazioni, è stato aperto dal presidente del Consiglio provinciale, Roberto Bizzo, con poi l'intervento del presidente del Comitato per le Comunicazioni, Roland Turk. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, è intervenuto illustrando il sistema altoatesino di promozione dei media – RAI, RAS, Südtirol Heute ed emittenti private – senza escludere per il futuro un finanziamento provinciale alla RAI Alto Adige e annunciando una collaborazione con RAI Way, ai fini di una migliore ricezione del segnale.
Vittorio Longati, direttore della sede RAI di Bolzano, ha sottolineato che non esiste altrove una presenza dell’emittente pubblica forte come in Alto Adige: la disposizione giuridica in base alla quale dei programmi delle minoranze si possono occupare solo appartenenti alle stesse ha dato i suoi frutti. Anche gli spettatori di lingua italiana desiderano una televisione ben ancorata localmente. "Tanto più Sudtirolo nella programmazione, tanto meglio", ha confermato Markus Perwanger, coordinatore di Rai Südtirol, sottolineando il forte legame dei sudtirolesi con la propria terra ed evidenziando che il budget solitamente destinato all’acquisto di trasmissioni tedesche è stato interamente speso, lo scorso anno, per produzioni locali. Infine, si è augurato una “autonomia dinamica” anche per il Sender Bozen. Georg Plattner, direttore della Radiotelevisione Azienda Speciale RAS, ha ripercorso storia e compiti di un’azienda che con i suoi 1.000 impianti in 120 sedi raggiunge il 99,5% del territorio provinciale, rappresentando inoltre una colonna portante del sistema di trasmissione di dati mobili e della fibra ottica. La RAS trasmette anche la digital radio DAB (dal 2017 sono disattivate le onde ultra corte) e testa i nuovi standard T2 per la TV digitale.