Brescia - Il mondo degli artigiani e delle piccole medie imprese è ancora in subbuglio per l’apparente retromarcia del Governo sull’abrogazione dell’articolo 10 del Decreto Crescita (legge 58/2019) e si dice pronto a scendere in piazza qualora il Senato non cancelli la norma.
Il dispositivo prevede la possibilità che l’impresa, esecutrice dei lavori di riqualificazione energetica o sismica, anticipi al cliente il credito d’imposta sotto forma di uno sconto immediato in fattura, per poi recuperalo in compensazione in cinque anni (mentre finora era il committente-contribuente a recuperare il credito in dieci anni).
Per la Cna di Brescia è inaccettabile, perché un norma simile mette da subito in seria difficoltà le piccole imprese, soprattutto quelle della filiera delle costruzioni (impiantisti e serramenti), minandone la sopravvivenza. “In questo momento a prevalere sembrano essere gli interessi dei grandi player – dichiara Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia – e non le giuste ragioni delle piccole imprese, seppure nei mesi scorsi a parole ci siano state riconosciute.