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Giovedì, 17 ottobre 2019

Articolo 10 Decreto Crescita, artigiani in subbuglio: "Una stangata"

Brescia - Il mondo degli artigiani e delle piccole medie imprese è ancora in subbuglio per l’apparente retromarcia del Governo sull’abrogazione dell’articolo 10 del Decreto Crescita (legge 58/2019) e si dice pronto a scendere in piazza qualora il Senato non cancelli la norma.


Il dispositivo prevede la possibilità che l’impresa, esecutrice dei lavori di riqualificazione energetica o sismica, anticipi al cliente il credito d’imposta sotto forma di uno sconto immediato in fattura, per poi recuperalo in compensazione in cinque anni (mentre finora era il committente-contribuente a recuperare il credito in dieci anni).


Per la Cna di Brescia è inaccettabile, perché un norma simile mette da subito in seria difficoltà le piccole imprese, soprattutto quelle della filiera delle costruzioni (impiantisti e serramenti), minandone la sopravvivenza. “In questo momento a prevalere sembrano essere gli interessi dei grandi player – dichiara Eleonora Rigotti, presidente di Cna Brescia – e non le giuste ragioni delle piccole imprese, seppure nei mesi scorsi a parole ci siano state riconosciute.

Abbiamo chiesto la cancellazione dell’articolo 10 perché è un chiaro tentativo di favorire la concentrazione del mercato nelle mani di pochi operatori, con conseguente alterazione della concorrenza. È una sorta di indebito aiuto di Stato alle grandi imprese a danno delle piccole e medie”.


L’articolo 10 potrebbe essere devastante per gli artigiani, costretti ad anticipare notevoli somme senza ritorni economici immediati per lavori peraltro già eseguiti.


Dopo la campagna “Bisogna contare fino a 10 prima di toccare gli artigiani” e il ricorso all'Antitrust e alla Commissione europea per chiederne l’abrogazione, la Cna sta oggi svolgendo una forte azione di lobby in Parlamento, perché gli effetti della misura fiscale vengano cancellati. “Per gli artigiani significa uno sconto dal 50 fino all’85 per cento della fattura - spiega ancora la presidente Rigotti -, ovvero non riuscire più a pagare neppure i dipendenti e i fornitori. Solo le grandi imprese con molta liquidità potranno sopravvivere, mentre le piccole sono destinate a scomparire o accontentarsi dei subappalti, rinunciando a una parte del margine. Per tutto questo chiediamo di cancellare l’articolo 10”.

Ultimo aggiornamento: 17/10/2019 00:19:27
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