Bolzano - Dibattito su bilinguismo nella sanità, raccolta di fogliame, ius soli, sentiero in Val Badia, con gli interventi dei consiglieri provinciali di Bolzano.
Sven Knoll (Süd-Tiroler Freiheit) ha segnalato il caso di un contratto a 6 infermieri per la prima volta non rinnovato per mancata conoscenza della seconda lingua, situazione sempre più diffusa nella sanità. Egli ha chiesto quindi informazioni più specifiche sul caso citato, in particolare quale lingua non era conosciuta da questi infermieri. L’assessora Martha Stocker ha chiarito che la madrelingua é un dato sensibile, e che avrebbe comunicato privatamente i nomi delle persone interessate. Le lingue non conosciute erano sia tedesco che italiano. Knoll ha replicato che nel caso di dipendenti di un servizio pubblico e dei criteri da rispettare non dovrebbero esistere dati sensibili, e ribadito che il diritto all’uso della madrelingua é fondamentale: chi non lo rispetta, deve aspettarsi di incontrare delle difficoltà.
Elena Artioli (Team Autonomie) ha quindi trattato il tema delle vaccinazioni obbligatorie, chiedendo perché circa il 30% dei pediatri di base non si renda disponibile, neppure dietro compenso, ad effettuare le vaccinazioni obbligatorie dei propri assistiti, e se questo non si possa intendere come un’obiezione di coscienza. L’assessora Martha Stocker si è chiesta da dove venissero i dati citati da Artioli: non é così, né si verifica un’obiezione di coscienza. C’è piuttosto la disponibilità da parte del 60% dei pediatri di vaccinare bambini che non sono i loro pazienti.
È toccato quindi a Brigitte Foppa (Gruppo Verde) trattare il tema della raccolta di fogliame sulle strade tramite soffiatori, che produrrebbero 100 volte più inquinanti rispetto a una macchina con catalizzatore, oltre a inquinamento acustico, tanto che la città di Graz ne ha vietato l’utilizzo: la consigliera ha chiesto come vengono utilizzati questi apparecchi e se vengono effettuati rilevamenti sugli effetti inquinanti. L’assessore Richard Theiner ha chiarito che tutti i motori a due tempi provocano inquinamento, anche quelli dei soffiatori, il cui uso provoca anche molta polvere. L’impatto però, secondo l’APPA, è molto limitato; spetta comunque alle municipalizzate sostituirli con altri sistemi.