"I problemi - scrivono i genitori - sono acuiti dalla situazione della ferrovia interrotta a Niardo e i nostri ragazzi devono fare parecchi cambi tra treno e bus per raggiungere e tornare da scuola, problemi accresciuti dai mezzi strapieni". "Noi - proseguono i genitori - dobbiamo accompagnare i figli alle 6:30 a Cogno e il pomeriggio dobbiamo raggiungere Breno o Darfo, non effettuando fermate intermedie nè il treno nè il bus, per recuperare i figli, con grandi difficoltà a conciliare gli orari di lavoro".
Il presidente della Comunità Montana nella lettera inviata al Prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà, ha espresso preoccupazione "per le poche corse messe a disposizione dall'Agenzia del trasporto pubblico locale dove si potrebbero vanificare gli sforzi fatti dagli istituti scolastici per evitare qualsiasi rischio per la salute". Invece con le condizioni attuali del trasporto pubblico locale c'è il rischio di compromettere la frequentazione a scuola, con la ripresa dei contagi Covid-19, ed effetti sulla qualità della didattica.
Nella seconda lettera, inviata all'Agenzia per il trasporto pubblico locale di Brescia e al suo direttore, Sandro Bonomelli chiede "di valutare la possibilità di un potenziamento del servizio attraverso la rimodulazione di corse aggiuntive di autobus rispetto a quelle già in essere, per far fronte al disagio rappresentato e anche per offrire ai nostri studenti un servizio idoneo, evitando situazioni di sovraffollamento, a garanzia dell'osservanza di tutte le misure di sicurezza sanitaria, al fine di tutelare la salute pubblica, assicurando le dovute distanze tra studenti".
Infine il presidente della Comunità Montana di Valle Camonica ha confermato all'Agenzia per il trasporto pubblico locale di Brescia la disponibilità a un confronto, utile a individuare la soluzione più opportuna.
di A. Pa.
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