La conclusione anticipata e traumatica della XVIII legislatura ha effetti anche sulle aree montane: infatti il DDL montagna, già calendarizzata per la discussione in autunno viene "cestinata" come tutti i provvedimenti che non hanno trovato attuazione.
"La chiusura anticipata della legislatura - afferma Luca Masneri (nella foto accanto a Maristella Gelmini), sindaco di Edolo e coordinatore del tavolo nazionale della montagna, che in negli ultimi mesi ha lavorato alla stesura del disegno di legge - è un danno per le comunità alpine che vedono allontanarsi la legge che dopo anni eravamo riusciti a elaborare, raccogliendo le istanze di tutte le forze in campo". "L'interruzione della legislatura - prosegue - è frutto dell'irresponsabilità di forze politiche che hanno pensato solo al loro tornaconto e non al bene del Paese viste le scadenze che abbiamo a breve, l'emergenza post Covid e guerra, e il PNNR".
"Ritengo inoltre - prosegue Luca Masneri - che per le zone montane sia stato buttato al vento il lavoro di un anno: il disegno legge per valorizzare le valli e aree montane è stato predisposto celermente, un documento che la popolazione delle montagna attendeva da decenni. Ora che c'era un testo, proposto dal Ministro Gelmini e approvato dal Consiglio dei Ministri che prevedeva lo stanziamento delle prime risorse, c'è l'inattesa stop che vanifica il lavoro svolto".
L'appuntamento è per la prossima legislatura e l'auspicio è che il Parlamento riparta da quel testo, illustrato dal ministro Mariastella Gelmini e dal sindaco di Edolo in un incontro a Unimont con amministratori, associazioni del territorio e cittadini che prevede .