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"Più facile reclutare medici e infermieri negli ospedali della Valle Camonica e Valtellina"

Edolo - Più facile reclutare medici e infermieri negli ospedali e strutture sanitarie di montagna, in particolare a Esine ed Edolo, Chiavenna, Sondrio e Sondalo. E' stata approvata in Consiglio regionale, nell’ambito della nuova riforma sanitaria, anche la norma riguardante la sanità di montagna che recepisce le istanze pervenute dai territori montani dove il reclutamento del personale sanitario e socio-sanitario è segnalato come un problema primario.


La legge agevola accordi istituzionali sia con enti locali che con le Università lombarde proprio per rendere più attrattivi per il personale sanitario e socio sanitario l’esercizio delle attività in questi luoghi. La norma, inoltre, dispone la possibilità di valutare forme innovative di gestione nei territori montani. Questo consentirebbe di valutare un nuovo possibile assetto giuridico che miri al rilancio dell’Ospedale Morelli di Sondalo (Sondrio).


OPPORTUNITÀ PER LA MONTAGNA - “Sono soddisfatto di questa importante norma inserita nella legge sulla riforma della sanità lombarda - commenta l’assessore regionale alla montagna, Massimo Sertori - che mira a rendere l’attività sanitaria nei territori montani più attrattiva per il personale medico”.


“La legge - continua Sertori - consente e favorisce possibili accordi sia con enti locali che con le università.

Ora, le dirigenze degli ospedali, delle Asst, i Sindaci potranno cogliere questa importante opportunità e trasformarla in accordi e, quindi, risultati pratici”.


“Da ultimo - conclude Massimo Sertori - credo che il combinato disposto tra gli effetti positivi della riforma sanitaria, le nuove opportunità per la sanità di montagna, gli investimenti sull’edilizia sanitaria già stanziati (solo per Valtellina e Valchiavenna si tratta di 120 milioni di euro), il recente potenziamento del servizio di elisoccorso h24 con a disposizione un velivolo in più per il volo notturno arrivando così a tre in Lombardia, potranno progressivamente portare ad un effettivo miglioramento dei servizi sanitari e socio-sanitari anche nei territori periferici come quelli montani”.


ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - Il Consigliere regionale Francesco Ghiroldi, espressione della Valle Camonica e membro della Commissione sanità del Pirellone sottolinea: "La riforma del sistema è un passo concreto per migliorare i servizi ai cittadini, la sfida della nuova sanità lombarda si gioca in particolare sulla medicina del territorio: case di comunità, ospedali di piccolo taglio, integrazione pubblico-privato e telemedicina". "Di grande importanza sarà poi il consolidamento delle strutture sanitarie quali le Centrali Operative Territoriali (COT) e l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) – evidenzia il Consigliere Ghiroldi – la missione “6 Salute” del PNRR prevede sul territorio lombardo la realizzazione di 90 COT per uno stanziamento complessivo di 42 milioni di euro".


“Lo standard di risorse professionali necessarie al funzionamento delle strutture territoriali è previsto per le COT in cinque infermieri e un coordinatore – precisa Ghiroldi – l’obiettivo prioritario dello sviluppo e del consolidamento della continuità ospedale-territorio, proprio del presente progetto di riforma, è il rafforzamento delle Centrali quali punti di accesso territoriali (fisici e digitali) per facilitare e governare la rete di offerta sociosanitaria all’interno dei distretti. Coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari, assicurando l'interfaccia con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza, favorirà l’integrazione dell’assistenza domiciliare con interventi di tipo sociale anche attraverso la telemedicina e medicina digitale: televisita, teleconsulto, telemonitoraggio”.


"La nuova normativa – continua il consigliere leghista – vede inoltre il potenziamento dell’area territoriale con un forte incremento dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), previsto un finanziamento per l’incremento del numero di assistiti ADI pari a circa 451 milioni di euro. A queste risorse andranno ad aggiungersi quelle per la Telemedicina per 166 milioni di euro”. “In tale contesto, già a partire dai primi mesi del 2022, prenderanno avvio i lavori di realizzazione delle Centrali Operative Territoriali individuate in un primo elenco di strutture da realizzare in spazi di proprietà del Sistema Sanitario Lombardo. A seguire, saranno individuati ulteriori in spazi di proprietà degli Enti locali e in collaborazione al privato accreditato – conclude Ghiroldi – la presente riforma inserisce nell’impianto legislativo regionale diversi principi innovativi nel sistema ospedale-territorio e consolida la struttura della sanità della Lombardia, rinomata eccellenza e avanguardia per l’intero Paese".

Ultimo aggiornamento: 02/12/2021 04:41:58
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