Bienno - Incontro all’Eremo di Bienno (Brescia) per conoscere la figura di Pierluigi Murgioni, un martire della Chiesa bresciana. L’Eremo dei Santi Pietro e Paolo di Bienno (Brescia), le Fiamme Verdi, l’Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo, le Acli, il gruppo “Dio cammina a piedi”, la Cooperativa cattolico-democratica di cultura (CCDC), l’Azione Cattolica, Libera, l’Unione cristiana imprenditori e dirigenti (UCID)
GLI INCONTRI - L'appuntamento su "Pierluigi Murgioni, l’annuncio del Vangelo in una situazione di dittatura militare" è in programma sabato 14 maggio, alle 15. all’Eremo di Bienno. Con il mese di gennaio, mese della pace e della memoria, all’Eremo di Bienno è iniziato un percorso alla scoperta dei testimoni di fede, di pace, di libertà e di giustizia. L'ultimo incontro è in programma sabato prossimo e verterà sul tema Pierluigi Murgioni.
Interverranno:
Juan Baladàn Gadea, musicista uruguayano, prigioniero politico per oltre tredici anni, alcuni dei quali trascorsi nello stesso carcere in cui era rinchiuso don Pierluigi;
don Saverio Mori, compagno di seminario, di missione e, per alcuni giorni, anche di prigionia di don Murgioni;
Pino Murgioni, fratello di Pierluigi Murgioni;
Anselmo Palini, autore di un libro (editrice Ave) su Pierluigi Murgioni.
Nel corso dell’incontro alcuni brani dalle lettere di Pierluigi Murgioni saranno letti da Giacomo Taddei.
LA FIGURA DI DON MURGIONI - Il Concilio Vaticano II e la Conferenza di Medellin, la teologia della liberazione e le comunità di base, la scelta dei poveri e la denuncia delle ingiustizie strutturali, la testimonianza evangelica e la persecuzione: tutto questo troviamo nella vicenda del bresciano Pierluigi Murgioni. Arrestato e sottoposto a inaudite torture, venne rinchiuso in carcere per oltre cinque anni, dal maggio 1972 all’ottobre 1977, per la sola colpa di avere proposto con la parola e con l’esempio il messaggio evangelico di pace e di giustizia. Ma in un Paese, come l’Uruguay, retto da una dittatura militare, predicare il Vangelo significava essere considerato un pericoloso sovversivo.