Malonno – Un grande progetto per la Valle Camonica, ora la Forneria Salvetti utilizza i prodotti locali e della Valle Camonica.
Nata in un laboratorio di Malonno (Brescia) la Forneria Salvetti è alla quarta generazione, oggi è gestita dai fratelli Armando e Raul con i genitori Rosangela e Alessandro. Dal 2002 in poi ha fatto un salto di qualità, è diventata un punto di riferimento per la Valle Camonica, con i punti vendita di Malonno, Temù, Vezza d’Oglio e Cedegolo, i primi due di proprietà con 22 dipendenti, gli altri in franchising.
“Siamo alla quarta generazione – racconta Armando Salvetti, titolare dell’omonima Fornera – e in questi anni abbiamo coltivato un sogno: quello di utilizzare per i nostri prodotti solo farina proveniente da cereali coltivati in Valle Camonica”. Grazie alla preziosa collaborazione con agricoltori del territorio, in particolre l’attività Lumaghera a Darfo Boario Terme, e da due agricoltori esperti come Dario Bonfanti e Valentino Bronzini che hanno investito nella filiera corta e di qualità, il sogno dei titolari della Forneria Salvetti si è finalmente tramutata in realtà.
Oltre sette ettari sono oggi coltivati a segale e ad essere direttamente coinvolto nella coltivazione di questo antico cereale sono, oltre ai campi di Malonno altri due a Darfo Boario Terme. La segale raccolta a Darfo e Malonno viene quindi macinata – sempre in Valle Camonica – ricavandone la farina necessaria per gli impasti dei prossimi mesi.
“Abbiamo avuto un approvvigionamento consistente e costante – prosegue Armando Salvetti -. Così facendo, gli appezzamenti vanno a coprire zone con caratteristiche geografiche, microclimatiche e di terreno diverse tra loro, diversificando le aree di provenienza della futura farina e in futuro non dovremo più ricorrere ad acquisti di questi prodotti dalla Germania o dall’Alta Adige e la Valle Camonica sarà per noi fondamentale”. “Questo – aggiunge – è il primo passo e sarà esteso ad altri prodotti, ad esempio il castagno. In questo modo viene valorizzata sia la produzione primaria nei campi sia il prodotto finale”.
“Avevamo questo sogno di avviare una filiera corta, praticamente a chilometro zero, per arrivare a produrre e successivamente impiegare sempre più farina proveniente da terreni camuni. Un ritorno della tradizione in chiave produttiva, con un occhio alle proprietà nutritive di questo cereale un tempo considerato povero e uno agli aspetti più commerciali della sua reintroduzione e ci stiamo riuscendo”, conclude Armando Salvetti.
Il discorso si può ora allargare, ad esempio alla farina dei castegneti, che diverrà importante per i prodotti della Forneria Salvetti. Attenzione alla qualità e ai prodotti locali vanno di pari passo: da diversi anni è stata sostituita la farina doppio zero con la meno raffinata Tipo 1 e le integrali. E adesso c’è la grande rivalutazione dei prodotti del territorio camuno.