Malonno - Home of The Champions . . . sempre di più e sempre più convintamente. A Malonno (Brescia) il Fletta Trail divenga invece la vetrina per i nuovi talenti emergenti o il momento per celebrare un risultato storico come la doppietta di Andrea Mayr. Foto © Marco Gulberti.
Gara uomini – Il nuovo bumbum ed il masai, ma che super Richards
Una stagione ad inseguire il compagno di squadra Kipngeno, 3 secondi posti in altrettante prove di world cup, i riflettori sui tempi abbacinanti di chi lo precedeva e quasi l’attenzione era sfumata su questo giovanissimo (2002) astro nascente del team Run2Gether Kenya. Ed invece oggi Philemon Ombogo Kiriago ha scelto il palcoscenico giusto per spiegare due cose agli appassionati di corsa in montagna, che erano davvero a centinaia sui sentieri camuni a fare un tifo indiavolato.
Non c’è stato studio, il fisico compatto e la freschezza atletica di Kiriago, davvero in qualche modo simili a Petro Mamu, hanno dettato l’avvio di gara, che ha visto i due Run2Gether a scavare subito un centinaio di metri sugli inseguitori. Il colpo ha creato incertezza nel gruppo che reagiva in maniera disordinata e da cui il solo Luca Merli ha avuto la forze di uscire per mettersi sulle tracce dei battistrada.
La prima dura salita al GPM di Tedda vedeva Kiriago e Saoli da soli con circa 1’25” su Merli e Chris Richards, nel frattempo rinvenuto sul bresciano di Ponte Caffaro in forza all’Atl. Valchiese.
La prima discesa di rilancio, per poi riprendere a salire verso Lando e Narcos, pareva essere fatale a Saoli, le cui esili e lunghe leve da Masai erano poco efficaci per contrastare l’azione di un Kiriago a quel punto scatenato ed assestato su tempi parziali molto simili a quelli di Simpson e Maestri nell’edizione 2019, quella del record.
Alle spalle dei primi 4 le gerarchie si chiarivano kilometro dopo kilometro con Marco Moletto che prendeva decisamente il controllo delle operazioni ed abbandonava la compagnia dello sloveno Beçan, dello scozzese Ross Gollan, del maltese Simon Spiteri e di un ottimo ed incoraggiante Henri Aymonod, a suo agio ed in netta ripresa anche su tipologia di gara a lui meno congeniale.
Intorno al km 8.5 ecco una fase decisiva della corsa, il gpm di Narcos vedeva Kiriago attestato con oltre 1’45” sugli inseguitori che erano divenuti ora un duo, composto da Chris Richards e da Micael Saoli, con Luca Merli in 4^ piazza attardato di oltre 2’30”. Quando tutti si attendevano il crollo di Saoli e la stoccata di Richards ecco invece la crisi per il britannico, che ammetterà poi la leggerezza commessa nella scelta dei rifornimenti in gara. Per Saoli invece nuove ed inattese energie lo lanciavano a tutta nella salita corribile verso Campass e Pra del Biss.
Ma la gara non era finita e riservava il colpo di scena dell’aggancio di Saoli ai danni del compagno Kiriago, che affrontava la prima parte di discesa con troppa prudenza e dilapidava ben presto tutto il vantaggio. I due kenyani hanno 37” su Richards a Loritto, che diventano però oltre 1’ minuto in località Corne.
Nella “Còte” della frazione ONE, una breve ma secca asperità prima dei 3 km finali, Kiriago dava la spallata decisiva a Saoli, scrollandoselo di dosso e volando verso il trionfo di Piazza Repubblica, su cui si presentava solo e con un eloquente 1h26’31” , il 7° crono di sempre e la netta impressione che la tattica gli sia costata un risultato eclatante, reso possibile anche da perfette condizioni climatiche. Solito gran finale a tutta ed all’arma bianca dietro, Saoli claudicante porta a casa la 2^ piazza, ed il premio ideale di combattivo del giorno, podio per Chris Richards, con un ottimo 1h29’15” che trema però sotto il ritorno roboante di un Moletto magistrale, 4° ed anche lui sotto il muro dell’eccellenza assoluta dell’ora e 30’, muro che sfonda anche Luca Merli, deluso per le aspettative della vigilia, ma davvero ancora solido e brillante al cospetto di un parterre che anche quest’anno ha mostrato qualità infinite.
La certifica di gara internazionale non decantata ma reale arriva della 2^ parte della top 10 con rappresentate Slovenia, Italia, Spagna e Francia.
La top 10 uomini del FlettaTRAIL 2022
Philemon Kiriago (Run2gether) 1h26’31”
Miceal Saoli (Run2gether) 1h27’26”
Chris Richards (Run2gether) 1h29’15”
Marco Moletto (Atl. Saluzzo) 1h29’22”
Luca Merli (S.A. Valchiese) 1h29’32”
Timotej Becan (Papez) 1h31’20”
Marco Filosi (S.A. Valchiese) 1h33’00”
Alric Petit (EA Grenoble) 1h33’08”
Henri Aymonod (U.S. Malonno) 1h33’29”
Iacopo Brasi (La Recastello Radici Group) 1h33’55”
Andrea Mayr, uno/due irresistibile
Il tema è quello, e non potrebbe essere altrimenti, vista l’unicità dell’impresa. L’austriaca Andrea Mayr vince anche il FlettaTRAIL, a sole 24 ore di distanza dal PizTriVERTICAL, realizzando di fatto una doppietta che solo Petro Mamu aveva saputo cogliere nel 2016 e che mai nessuna donna aveva potuto nemmeno sognare.