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Lombardia, il lockdown è realtà: inserita tra le zone rosse, divieti e misure. In Trentino Alto Adige linea ‘soft’

mercoledì, 4 novembre 2020

Darfo Boario Terme – Settimane durissime per i cittadini di Calabria, Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta che sono stati classificati dal Governo come “zona rossa”. Da venerdì 6 novembre il temuto lockdown sarà realtà in queste regioni con pesantissime chiusure e limitazioni delle proprie libertà: sarà vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. ponte di legno alta valle camonica estate sole meteoVietati gli spostamenti da una regione all’altra e da un Comune all’altro, chiusura di bar e ristoranti sette giorni su sette. Asporto consentito fino alle 22, per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità.

Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie, parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici. Didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado e per seconda e terza media, Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni. Attività motoria permessa solo nelle vicinanze dell’abitazione, sport solo in forma individuale.

Trentino Alto Adige inserito invece nella fasce più “soft” con limitazioni alle libertà e alle aziende ma senza restrizioni pesanti come nelle zone rosse: il coprifuoco e le limitazioni annunciate negli scorsi giorni sono valide per la regione che può guardare con maggior fiducia ai mesi invernali (anche se al momento gli impianti sciistici restano chiusi, in attesa della definizione di un protocollo col Cts), anche se la Provincia di Bolzano ha già emesso negli scorsi giorni un’ordinanza con regole rigide.



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