Brescia – “Io non ho detto che non volevo accettare la zona rossa, tutte le settimane si fanno valutazioni dei dati e io pretendevo che venisse fatta la valutazione anche di questa settimana. Poi se siamo in un momento drammatico, da zona rossa è giusto che si stia in zona rossa“. Con queste parole rilasciate a Rai Radio 1, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta il nuovo lockdown con restrizioni a attività e libertà individuali dei cittadini.
Appare chiaro nelle ultime ore lo smarcamento dei vertici regionali dalle veementi proteste giunte dal territorio (qui la risposta indiretta alla richiesta della Provincia di Brescia per la creazione di aree a rischio sub-regionale), con un allineamento alle posizioni e alla gestione “chiusurista” governativa (a parole e nei fatti, viste le ordinanze locali antecedenti a questo Dpcm), come già avvenuto da mesi per l’insofferenza crescente dei cittadini che si sentono sempre meno rappresentati da chi dovrebbe essere deputato a difendere fino in fondo i loro diritti anche all’interno del dibattito con l’Esecutivo.